Favara, operazione “Fortino”, restano in carcere cinque indagati; liberata Alessandra Falsone

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Cinque delle sei persone fermate nell’ambito dell’operazione “Fortino” compiuta dai carabinieri l’altro giorno a Favara, rimangono in carcere.

Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Agrigento al termine dell’udienza di convalida del fermo.

Ha ottenuto la liberta Alessandra Falsone, 39 anni, anche se è stata sottoposta all’obbligo di firma.

In carcere, invece, sono rimasti Emanuele Di Dio, 41 anni; Salvatore Stagno, 46 anni; Rosario  Crapa, 30 anni; Massimo Crapa, 45 anni, Abass Bukary, 25 anni, originario del Ghana. Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento a firma del pubblico ministero Paola Vetro. L’esigenza di intervenire subito con i fermi si era resa necessaria, sia a causa della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale, sia per il pericolo che lo stesso facesse perdere le proprie tracce. L’accusa, per tutti i componenti del gruppo criminale, è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione “Fortino”, denominata così proprio per la sistematica e capillare azione di controllo di una porzione del centro cittadino, ha permesso di frenare un fenomeno che negli ultimi tempi aveva fatto registrare nel centro storico non poche tensioni tra alcuni residenti e gli spacciatori, ritenuti responsabili di un insostenibile stato di degrado tra i vicoli della cittadina.

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