Distrusse scritture contabili e fece sparire beni aziendali”, imprenditore rinviato a giudizio

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A giudizio con l’accusa di bancarotta fraudolenta perché, secondo l’accusa, fece sparire i beni dell’azienda e occultò le scritture contabili per impedire al curatore di ricostruire il patrimonio.

Il gup Francesco Provenzano, accogliendo la richiesta del pm Alessandra Russo, manda a processo l’imprenditore Gerlando Scibetta, 28 anni. L’imputato, che ha nominato come difensore l’avvocato Emilio Dejoma, in qualità di amministratore della Ge.Al. Market srl, società che operava nel campo della distribuzione alimentare, avrebbe fatto sparire dalla società beni per circa 35.000 euro e, in particolare, un carrello elevatore del valore di circa 29.000 euro e due transpallet (macchinari che servono per la movimentazione della merce) del valore di circa 2.500 euro ciascuno.

La società fu dichiarata fallita, con sentenza del tribunale di Agrigento, il 3 marzo del 2016 e ha chiuso con un default di oltre 253 mila euro. A Scibetta viene, inoltre, contestato di avere fatto sparire le scritture contabili, che il curatore fallimentare – sostiene l’accusa – non trovò, “per non consentire la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari”.

 

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