\”Disgraziati!\” L\’amore profondo di una prof per i suoi alunni e la commozione tenuta a freno troppo a lungo

Condividi

Una bella storia di amore per la scuola e per i ragazzi. Una storia di buona scuola, di cultura, di rapporti, di speranza e di futuro.

Sono gli anni 80.
Siamo a Milano, la Milano da bere.
Siamo al liceo classico \”Parini\”.
Sono gli anni in cui va tanto di moda la maglietta nera con su stampato un cuore rosso e la scritta nera \”I love New York\”

Una intera classe entra in aula con quella maglietta, ma al posto di I love New York, c\’è stampato I love Borges, ossia lo scrittore preferito della professoressa di lettere, la professoressa Marisa Marini. Lei minuta nel fisico, ma sempre austera, con quello sguardo severo, distaccato, spesso nascosta dietro degli occhiali dalle lenti oscurate, finge di non provare nessuna emozione, resta immobile davanti ai suoi ragazzi, ma poi si lascia andare ad un sintetico e sobrio \”siete dei disgraziati!\”.

Poi sorride e mostra la porta del suo cuore che è aperta, spalancata.

Lei non è una donna e una prof di smancerie, non è una donna da voti politici o da finti sorrisi.

Accade che una quindicina di anni dopo, siamo nel 1999, la prof Marini è alla soglia della pensione e la sua classe non vuole che lei vada via; i ragazzi devono assolutamente convincerla a restare per accompagnarli fino alla maturità e dunque a restare altri due anni. Così escogita una cosa che oggi chiamiamo flashmob, ma che all\’epoca fu solo un piccolo grande gesto, che ricorda un po\’ il film \”L\’attimo fuggente\”.

La prof entra in classe, i ragazzi si alzano in piedi e restano così immobili ed in silenzio per tutta l\’ora. Lei passeggia un po\’ furiosa un po\’ innervosita tra i banchi, sembra stupita ma ha capito quel gesto e si lascia scappare di nuovo quella parolina magica: \”disgraziati!\” 

Porte del cuore di nuovo spalancate e la voglia di accompagnare quei suoi ragazzi adorati fino al traguardo della maturità.
Così rimanda la pensione di due anni e resta con loro fino alla fine di quel meraviglioso percorso scolastico.

Ieri gli studenti di quelle due classi del liceo Parini, che oggi sono tutti cinquantenni, affermati e con famiglia, si sono ritrovati nel loro liceo a ricordare la Professoressa Marini, che è mancata due anni fa a 86 anni. Molti si sono portati dietro la maglietta dell\’epoca, quella con il cuore rosso e la scritta \”I love Borges\”, altri sono rimasti in piedi, in ricordo di quel tempo andato, tutti nell\’aula magna del liceo che da ieri ha una nuova biblioteca messa su proprio con i libri della professoressa Marini; libri anche rovinati ma vissuti, che sua sorella Piera ha donato alla scuola, affinché la prof  in qualche modo possa continuare a parlare a tutti gli alunni di letteratura, di viaggi, di musica e di cinema, proprio come faceva tra i banchi, in maniera anticonformista, onorando una professione, quella dell\’insegnante, a volte bistrattata, spesso difficilissima.

 

 

Notizie correlate

Leave a Comment