Dalla metà di giugno, via libera al vaccino anticovid per tutti senza prenotazioni o fasce d’età

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Dalla metà di giugno – presumibilmente il giorno 10 – secondo una circolare del commissario Figliuolo, si potranno vaccinare tutte le fasce d’età rimaste, con una apertura “no limits” delle prenotazioni. Questo a fronte del fatto che ad oggi 11 milioni di italiani sono completamente immunizzati contro il covid. altrettanti hanno ricevuto la prima dose e dunque il 37% della popolazione si ritrova con una protezione contro il virus, parziale o totale.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si è così espresso in vista dell’ok dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) al vaccino dai 12 anni: “Stiamo lavorando, speriamo domani ci sia il via libera e di immunizzare tutti i nostri ragazzi, è fondamentale non solo per essere a scuola, che è già sicura, ma per farli finalmente incontrare”

Resta in ballo la vaccinazione in vacanza. Il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini ripete che “non c’è la possibilità di farla in tutta Italia” e che “il Governo chiede alla Regioni il rispetto del Piano vaccinale” ma anche che “se ci sono Regioni che – oltre a rispettare il Piano – riescono a fare i vaccini in vacanza ben venga. La cosa importante è non generare confusione”.

Figliuolo fa sapere che nel caso, dovrebbero esserci regole nazionali e non accordi separati tra Regioni. Il commissario intanto ha trasmesso – per le valutazioni di competenza –  una mail al Comitato tecnico scientifico (Cts) e ai governatori sulla possibile riapertura in sicurezza  delle discoteche e sulla disponibilità degli operatori del settore a collaborare alla vaccinazione dei giovani.

Restano ritardi nell’immunizzazione di fasce d’età più a rischio: il 30% tra i 60 e i 69 anni non ha ricevuto neanche una dose – circa 3,7 milioni di persone secondo la Fondazione Gimbe -; il 18% tra i 70 e i 79 anni. Ci sono ancora discrepanze evidenti tra le Regioni, uno dei motivi che rende difficoltosa la vaccinazione in vacanza, che rischierebbe di trascurare i residenti se mancassero le dosi. Una percentuale di anziani non ha aderito al vaccino, un’altra parte è rimasta per motivi vari fuori dalle prenotazioni e per cercare di recuperarli la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) ha presentato al ministro della Salute Roberto Speranza e a Figliuolo un software dedicato. L’obiettivo è farlo dialogare con i database delle Regioni per una nuova fase della campagna.

 

 

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