E’ intervenuta la prescrizione delle ipotesi di reato contestate a nove imputati nell’ambito dell’inchiesto per crollo colposo a seguito del cedimento del viadotto “Scorciavacche 2”, lungo la statale 121 Palermo – Lercara Friddi, inaugurato pochi giorni addietro, il 23 dicembre 2014, e costato 13 milioni di euro. A vario titolo è stato contestato il reato di concussione “per – si legge nel capo d’imputazione formulato dalla Procura di Termini Imerese – avere imposto l’apertura anticipata del viadotto, così ottenendo il raggiungimento di un risultato da sfruttare per mero tornaconto personale, ovvero l’ottenimento dei premi di produzione”. E poi altro reato contestato è l’attentato alla sicurezza dei trasporti, a cui è stato aggiunto il concorso in falso, perché falso sarebbe stato il certificato di agibilità. Il viadotto fu inaugurato alla vigilia di Natale 2014, tre mesi prima del termine indicato nel contratto di appalto. I nove imputati che hanno beneficiato della prescrizione sono i dirigenti dell’Anas Alfredo Bajo, Claudio Bucci, Maria Coppola, Salvatore Giuseppe Tonti, e i rappresentanti dell’impresa impegnata nei lavori, Giuseppe Buzzanca, Stanislao Fortino, Fulvio Giovannini, Pierfrancesco Paglini, Giuseppe Russello e Nicolò Trovato. Il processo prosegue per l’ex presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, e per i dirigenti Stefano Liani e Michele Vigna. Il protrarsi del procedimento, determinando la prescrizione, è stato causato da un conflitto di competenza insorto tra le Procure di Termini Imerese e Palermo, risolto dalla Cassazione che ha indicato Palermo.
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