Covid: ISS dice che Rt scende a 0,97 dopo 5 settimane, ma non in Sicilia dove resta a 1,27

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Nella bozza di monitoraggio dell’indice di trasmissibilità dell’Istituo Superiore di sanità e del minustero della Salute si legge che nel periodo dal 30 dicembre 2020 – 12 gennaio 2021, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita. Ma le differenze tra le varie regioni restano significative e la Sicilia continua a essere classificata “ad alto rischio”, con un rt di 1.27

Si osserva una “diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente a una diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 ma in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA”.

Complessivamente, sono quattro le Regioni con una classificazione di rischio alto,  11 con rischio moderato e sei con rischio basso. Due Regioni Sicilia e Puglia hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo uno.Una Regione (Umbria) e una Provincia Autonoma (Bolzano) sono state classificate a rischio alto per la terza settimana consecutiva; “questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale”.

Sono 12 le Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, invece, è sceso sotto la soglia critica (30%).L’epidemia resta in una fase delicata – si legge nella bozza del monitoraggio – e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive.

 

 

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