Concorsi pilotati all’Università: l’atto di accusa del prof. Carmelo Sciumè. Le dichiarazioni del docente rese all’Autorità giudiziaria

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Il quotidiano on line Grandangolo Agrigento pubblica oggi l’interrogatorio al prof. Carmelo sciumè, primario al San Giovanni di Dio di Agrigento, nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi pilotati di cui lo stesso Sciumè sembra inesorabilmente essere una vittima da sacrificare per far posto ad altri “colleghi”.

Concorsi pilotati, punteggi alterati, accordi tra potenti e faide per favorire amici con meno titoli piuttosto che persone in regola.

Le microspie piazzate in ospedale hanno mostrato un quadro che il Gip, Donata Di Sarno, definisce, nell’ordinanza di custodia cautelare, un “quadro a dir poco sconfortante”.

Sono 23 in tutto gli indagati della maxi inchiesta della Procura di Palermo il cui “dominus” indiscusso è Gaspare Gulotta, 71 anni di Santa Margherita Belice, ex professore universitario e direttore del dipartimento di chirurgia dell’azienda ospedaliera universitaria policlinico “P. Giaccone”.

La sua storia si intreccia con quella di Carmelo Sciumè professore associato di chirurgia generale, direttore dell’U.O.C. di Chirurgia generale, endoscopia e laparoscopia a conduzione universitaria del P.O. San Giovanni di Dio di Agrigento. Per gli inquirenti il docente sarebbe vittima del patto dell’alternanza tra Gulotta e Mario Adelfio Latteri. Sciumè – scrive il Gip nel suo provvedimento – ha partecipato al concorso di professore di prima fascia oggetto delle indagini, quello che avrebbero dovuto vincere Agrusa o Cocorullo. Numerose sono le conversazioni in cui Gulotta si mostra molto preoccupato per una possibile vittoria dello Sciumè, soggetto che deve quindi essere neutralizzato.

Domanda: A quanti concorsi per professore di I fascia Med/18 ha partecipato presso l’Universìtà degli Studi. di Palermo?

Sciumè: Premetto che ho prestato servizio all’allora Istituto di Clinica Chirurgica dell’Università degli Studi di Palermo poi denominato Dipartimento di chirurgia oncologia ed odontostomatologia dal 1984 al 2016. Dal 2016 sono direttore dcll’U.O.C. di Chirurgia generale, endoscopia e laparoscopia a conduzione universitaria del San Giovanni di Dio dell’Asp di Agrigento. Sono professore associato dall’11.09.2001 e successivamente ho partecipato a due concorsi per professore ordinario di I fascia nel 2008 (protrattosi per circa 3-4 anni) e nel 2018, entrambi banditi Dall’Università degli Studi di Palermo. Entrando nel dettaglio, nel concorso del 2008 (quando ancora non era in vigore la Legge 240/2010) eravamo 27 candidati per due idonei ed in quella circostanza furono giudicati idonei il prof. Pantuso Gianni ed il dott. Capussotti Lorenzo che peraltro non era né professore associato, nè ricercatore ma primario ospedaliero a Torino. Il membro interno e presidente di quella commissione era il prof. Mario Adelfio Latteri. In quella circostanza ritenni di essere stato danneggiato, pertanto ho presentato ricorso al Tar Sicilia, in quanto ritenevo di avere i titoli per risultare idoneo alla procedura di valutazione a professore di I fascia. In particolare vi erano delle incongruenze in quanto il prof. Pantuso Gianni, afferente al gruppo chirurgico del prof. Latteri e suo allievo, presentò numerose pubblicazioni in cui era coautore lo stesso Latteri. Inoltre il dott. Capussotti Lorenzo, come ho già detto, non era né professore associato, né ricercatore e ricordo che nella prima prova didattica del 18.01.2011 ebbe un giudizio collegiale: discreto, mentre nella seconda prova didattica del 29.05.2012 ebbe un giudizio collegiale migliorato ma non riesco a capire come mai gli fu consentito di ripetere la suddetta prova. Il predetto ricorso fu rigettato dal Tar Sicilia. Vorrei comunque far presente che sia io che il prof. Attilio Ignazio Lo Monte del Dipartimento Dichirons dell’Università di Palermo il 16.12.2013 conseguimmo, per primi, ed eravamo gli unici tra i professori associati, la Asn (abilitazione scientifica nazionale) Med/18. Non riesco a spiegarmi come mai in quel periodo non venissero banditi concorsi Med 18 per professore di I fascia, anzi riesco a spiegarmelo perché a mio avviso vi era una logica spartitoria tra il prof. Gulotta e il prof. Latteri. Infatti nessuno dei loro allievi era ancora in possesso dell’Asn Med/18, tranne il dott. Calogero Cipolla allievo del prof. Latteri, ma anche la dott.ssa Rosy Patti che comunque era allieva del prof. Di Vita, se in quel periodo fosse stato bandito un concorso da prof. ordinario di I fascia Med/18, gli unici a poter partecipare, oltre a Cipolla e Patti, eravamo io e il prof. Attilio Ignazio Lo Monte. Quando diversi allievi di Latteri e Gulotta riuscirono ad ottenere la Asn fu bandito il concorso da prof. ordinario di I fascia Med/18 c questo avvenne nel 2018. In precedenza l’ultimo concorso per tale ruolo era stato bandito nel 2008, quello di cui ho parlato prima.

Domanda: Da quanto tempo dura. questo patto spartitorio nel Ssd Med/18 tra Gulotta e Latteri?

Sciumè: Non riesco di datare il periodo, ma ricordo che Gulotta e Latteri hanno sempre proceduto secondo un ordine di perfetta alternanza a favore dei propri allievi sia per professori do I e II fascia, sia per ricercatori. In particolare nel tempo sono stati promossi ricercatori, prof. associati e ordinari, alternativamente: da parte del prof. Gulotta: prof. Francesco D’Arpa, prof. Giuseppe Profita, prof. Giorgio Romano. prof. Gianfranco Cocorullo, prof. Eugenio Fiorentino, prof. Gianni Pantuso, prof. Calogero Cipolla, prof. Nello Grassi e prof. Salvatore Vieni. Mi preme ricordare un episodio che mi ha molto colpito ovverro la nomina a professore associato del dott. Calogero Cipolla, allievo di Latteri. Ora cerco di spiegarlo: il professore ordinario vale 1 punto organico, il professore associato 0,7 di punto organico, il ricercatore vali: 0,5. Pertanto per l”upgrade (avanzamento di carriera) da ricercatore a professore associato necessitano 0,2 punti organico, da professore associato a professore ordinario sono necessari 0,3 punti organici. Ebbene nel caso del dott. Cipolla, che non era neppure ricercatore, si sono spesi 0,7 punti organico per ‘farlo accedere alla qualifica di professore di II fascia (associato). Ricordo che all’epoca sarebbe stato più logico spendere i punti organico per l’upgrade da ricercatore ad associato o da associato ad ordinario. Infatti con i punti spesi per il dott. Cipolla, ovvero 0,7, si sarebbero potuti bandire due concorsi da prof. ordinario di I fascia e sarebbe avanzato un 0,1 di punto organico. Mi è sembrata una scelta molto strana perchè rimanevano al palo altri professori e ricercatori già presenti in dipartimento e in progressione di carriera.

Sciumè: Sinceramente ero convinto di poterlo vincere perché per titoli, pubblicazioni e casistica operatoria mi ritenevo concorrente alla  pari con gli altri candidati cd anzi ritenevo di avere più titoli perché ero l’unico a ricoprire il ruolo di direttore di Unità Complessa a conduzione universitaria. Ma già in Accademia. ed in generale, si parlava che a tale concorso doveva vincere un allievo di Gulotta, anche se non riuscivo a capire quale fra il prof. Cocorullo e il prof. Agrusa fosse il preferito da Gulotta. Nella mia personale logica pensavo il prof. Cocorullo, in quanto più anziano.

Domanda: Successivamente al concorso da prof. ordinario I fascia del 2018 ha partecipato ad altri concorsi Med/18?

Sciumè: Ho partecipato al concorso per professore Ordinario Med/18, bandito quest’anno nel 2021, con scadenza 30.06.2021. AI momento si è in attesa di nomina di commissione.

Domanda: E’ al corrente se per tale concorso sia già stato predeterminato il vincitore?

Sciumè: No, anche perché in una delle ultime sedute eli Consiglio di Dipartimento il decano prof. Latteri Mario Adelfìo ha annunciato il suo prepensionamento a partire dal 1° ottobre 2021. Da voci di corridoio ho saputo che tale decisione del prof. Latteri sia dovuta al fatto che è venuto a conoscenza di una inchiesta in corso sulla gestione dei concorsi Med/18 nell’Università degli Studi di Palermo.

GRANDANGOLO

 

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