Codacons, Di Rosa: “Girgenti acque, perchè si devono ancora pagare la depurazione che non avverrebbe e l’acqua che non si consuma?”

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Alla luce della vicenda ‘’Girgenti Acque’’ nonché della maxi inchiesta “Waterloo”, avremmo alcune domande da porre visto che non riusciamo a trovare risposta da dare ai tanti cittadini che si rivolgono ai nostri uffici.

  • Ma se Girgenti Acque di fatto non esiste più dal 2018 data da cui l’azienda che gestiva le condotte idriche e i depuratori è stata commissariata dallo stato tramite la prefettura, ad essere denunciati per la MANCATA DEPURAZIONE(Reato penale) saranno anche i commissari ?
  • E se è stato acclarato con tanto di relazioni tecniche, che la depurazione non avviene, il cittadino, deve ancora pagarla così come se la ritrova nella bolletta che viene recapitata dalla gestione commissariale e cioè dagli uomini di governo?
  • Stessa cosa vale per i contatori, ma se sono stati riconosciuti “illegali”, come mai non sono stati sostituiti dai commissari che in ogni caso hanno continuato a inviare le bollette(ricavate da contatori ritenuti fasulli?)
  • Attendiamo, fiduciosi l’esito delle azioni della magistratura, certi che verrà fatta chiarezza su un tema che ha pesato molto sulla salute pubblica e sulle tasche delle famiglie degli Agrigentini, ma intanto, vorremmo sapere se e come mai queste persone che rappresentano lo stato hanno continuato a delinquere.
  • Chi aveva il controllo sui gestori del servizio?
  • È, quanto meno, singolare sentire le voci di alcuni soggetti, supini, per non dire proni, al sistema, alzare gli scudi contro lo stesso, dopo aver ottenuto favori e prebende.
  • La vicenda Girgenti acque va oltre la corruzione, fa emergere maggiormente il degrado sociale di questa terra, ma ad essere eventualmente responsabile, è solo l’imprenditore ?
  • La politica quella che si è strutturata con l’assumificio della ex Girgenti Acque, oggi si trova ai vertici comunali regionali nazionali eppure nessuno di quanti, e sono tanti, risultano a vario titolo coinvolti, ha pensato di farsi da parte di rassegnare le proprie dimissioni, anzi, nel pomeriggio di oggi, sceglieranno un CDA che andrà a gestire una consortile che noi abbiamo chiesto fosse slegata dalla politica.
  • Non è un segreto, risulta dagli atti della procura, che nella vicenda siano coinvolti dal giornalista alle forze dell’ordine, dal dirigente pubblico al politico e quindi, questa volta a pagare non dovrà e  non potrà essere il cittadino, unica vittima di un sistema di corruttele inveterato.

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