Cefpas, l\’ex commissario Giovanna Segreto lascia il Centro con una relazione infarcita di criticità. Adesso l\’assessore Volo e il presidente Schifani dovranno rispondere

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Cefpas, croce e delizia. Non ce ne voglia il capo del colosso nisseno Roberto Sanfilippo ma torniamo ad occuparci dello straordinario centro di formazione sanitaria meglio conosciuto come Cefpas, nel cuore della Sicilia dove Caltanissetta fa da spartiacque (e non solo…) tra la politica occidentale e quella orientale, con rare puntate al centro.

Il Cefpas è come presentare una caramellina piena di gusti ad un bambino di soli tre anni. Si impazzisce e fa impazzire, una golosità fra la gioia dei pargoli ed altrettanta golosità tra la gioia dei politici.

Più volte al centro delle attenzioni, la Cgil nissena è stata un chiodo fisso per Sanfilippo; un dossier gli ha tolto il sonno ma non gli ha fatto mancare la forza di definire il sindacato nisseno \”Lupu ri mala cuscenza comu opira penza?

Il dossier evidenziava alcune criticità in termini di assunzioni e di massima trasparenza che lasciavano più di un sospetto come se si fosse creato dal 2021 al 2023 una sorte di Bengodi dove fioccavano assunzioni a piè sospinto e dove sostanzialmente molte assunzioni a co.co.co. o a tempo determinato non avevano avuto quella sostanziale pubblicità all’esterno e con l’inchiesta.

E poi quel rompicoglioni del collega Mario Barresi, de La Sicilia, che scriveva (e sottolineiamo…scriveva) di contratti vip e consulenze pingui con nomi e cognomi assimilabili a politici locali, regionali e alti burocrati di Asp e Sanità regionale.

Sanfilippo aveva liquidato tutto come accuse piene di livore e che tentavano di frenare il suo lavoro tra l’altro aveva ribadito che anche iscritti al sindacato della Cgil avevano fatto carriera all’interno del colosso di Via Mulè. Un botta e risposta che sembrava essersi sopito ai primi di gennaio 2023 con la nomina del Commissario Straordinario Giovanna Segreto.

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La Commissaria Segreto era forse meglio non mettesse piede al centro Cefpas. Ha letto, riletto e relazionato carte che non lasciano alcun dubbio circa la criticità di alcune operazioni (forse più di qualcuna) effettuate prima del suo avvento. Operazioni che sembravano essere consolidate (come ad esempio un Avviso Pubblico per selezionare nuovo personale a tempo determinato che, casualmente, riporta congiunti di parlamentari in carica o parenti o affini di politici in carriera, il quale Avviso è stato perentoriamente bloccato.

Non solo; non ha rinnovato i contratti a tempo determinato in scadenza, non ha nominato più un consulente tramite iscrizione l’Albo Tutor e selezione comparativa del curriculum. Insomma, ha dato un freno in un Ente che spendeva e spandeva e assumeva senza soluzione di continuità.

A scanso di equivoci, quello che avete appena letto non lo abbiano detto noi, ma lo scrive la Commissaria nella relazione dettagliata lo scorso 5 aprile e indirizzata agli organi di controllo: Assessore regionale alla Sanità Volo, che già aveva recentemente descritto il Cefpas \”inerme\”, al Direttore Generale alle attività di pianificazione, Presidente della Regione siciliana, Collegio Sindacale Cefpas, Dirigente Amministrativo .Cefpas. Giova ricordare che il Cefpas è un ente vigilato dall’Assessorato Regionale alla Salute.

Prima di pubblicare qualche stralcio del contenuto della relazione scritta dalla Segreto, la quale segnala agli organi superiori in modo evidente una serie di criticità, è doveroso da parte nostra significare che, potrebbe essere probabile che il Cefpas abbia già risposto alle critiche della Commissaria e con gli organi superiori abbia chiarito tutto.

Andiamo al primo stralcio, a pagina 1:

In considerazione degli interessi pubblici derivanti dalle risorse finanziarie statali  e regionali impiegate, si ritiene doveroso, per una corretta e trasparente gestione nel rispetto dei principi costituzionali di buon andamento della pubblica amministrazione, richiedere un Determinante intervento chiarificatore agli organi di vigilanza della regione Siciliana. In tema di normative applicabili all’Ente, con particolare riferimento alla gestione di alcuni specifici finanziamenti che recentemente ne hanno notevolmente incrementato le attività ed alle assunzioni di personale a tempo determinato, in ordine alle quali era stata data richiesta una specifica dettagliata relazione al competente ufficio del CEFPAS con nota prot. N° 191 del 13/03/2023.”

A pagina 4 la Commissaria si sofferma sulle consulenze:

“Ove poi si ritenesse che l\’Ente appartenga agli Enti pubblici del Settore Sanitario, con riferimenti incarichi esterni di cui all\’art. 7 comma 6 e 6-bis Del D.Lgs. n. 165/2001, andrebbe rispettato l\’art 21 (Div esternalizzazione di funzionò della stessa LR. 5/2009 in merito alla preventiva approvazione dell\’ente vigilante.

E sulle

delibere dei dirigenti octies:

“Le deliberazioni che avviano le assunzioni ex art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 motivano l\’applicazione al CEFPAS della speciale normativa prevista per il Settore Sanitario facendo riferimento all\’art. 32 c. 3 LR n. 5/2009 che, ad avviso dell\’Ente, permetterebbe di sostenere che \”in tema di assunzioni di nuovo personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato\” il CEFPAS è equiparato alle aziende unità sanitarie locali. Tale interpretazione viene fatta derivare dal suddetto art. 32 in ragione della modifica che lo stesso dispone in merito all\’art. 1 c. 10 della LR n. 25/2008, che già escludeva dall\’applicazione del divieto di assunzione le aziende sanitarie ed a cui aggiunge \”e agli enti del settore (CEFPAS) per i quali continuano ad applicarsi le vigenti norme nazionali in materia\” Tuttavia il richiamato art, 32 c, 3 LR n. 5/2009 oltre a consentire al CEFPAS come alle aziende sanitarie, di derogare in Sicilia al divieto di assunzione non pare determini di per sé un\’equiparazione del CEFPAS alle aziende sanitarie, piuttosto inserisce più semplicemente il CEFPAS nell\’elenco degli enti esclusi dal divieto di assunzione, così come altri enti regionali.”

Le conclusioni finali a pagina 9 l’ex Commissario mette a nudo in maniera minuziosa una sorta di classificazione da zona rossa in tutto quello che secondo lei va approfondito e chiarito.

 

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Conclusioni:

Per tutto quanto sopra rappresentato si riepilogano di seguito le indicazioni conclusive:

  • Tenuto conto che, per quanto detto, nell\’attività amministrativa posta in essere, con particolare riferimento alla gestione del personale, l\’Ente ha ritenuto di appartenere al Servizio Sanitario Nazionale, si chiede al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica un adeguato e definitivo approfondimento chiarificatore;
  • Con riferimento alle assunzioni disposte ai sensi dell\’art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 è necessario che il dirigente amministrativo provveda alla trasmissione di tutte le deliberazioni e i contratti che riguardano l\’assunzione del suddetto personale a tempo determinato al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica ai fini delle valutazioni di competenza;
  • Tenuto conto degli interessi pubblici coinvolti derivanti dalle risorse finanziarie statali e regionali impiegate nella gestione dei rapporti di lavoro instaurati dall\’ente, si ritiene opportuno procedere con gli atti di revoca del Regolamento ex art. 7 D.Lgs. n. 165/2001 in ultimo modificato dalla deliberazione n. 101/2020, predisponendo gli atti per l\’approvazione di un Regolamento ex art. 7 c. 6 e 6. bis conforme e coerente con le finalità dello stesso;
  • Per i motivi su esposti si ritiene di disporre la revoca della deliberazione n. 2113 del 31.12.2022 e degli atti conseguenti che, in riferimento alla stessa deliberazione n. 997/2020 di nomina della Commissione ex art 12, aveva la finalità di incrementare le unità di personale a tempo determinato in Categoria C ma che ad oggi, sospesa dalla scrivente, non ha dispiegato i suoi effetti;
  • Si ritiene necessario adottare gli atti di correzione e rettifica delle scritture contabili relativi alle coperture di spesa degli impegni ad oggi assunti dall\’ente e che, per quanto detto, non potevano e non possono essere imputati ai finanziamenti regionali non definiti sui fondi, sugli utili e/o sulle riserve dell\’ente già in riferimento al Bilancio di esercizio 2022 ancora da approvare e per quanto possibile anche in riferimento all\’esercizio 2021 in coerenza al principio di veridicità e prudenza;
  • Al fine di garantire la piena operatività dell\’Ente pubblico, è necessaria una riprogrammazione del fabbisogno in materia di personale adeguando urgentemente il Piano Integrato di Attività e Organizzazione di cui all\’art. 6 del DL n. 80/2021 finalizzato a definire le eventuali assunzioni a tempo indeterminato, e ove occorra a tempo determinato, nonchè il complesso delle attività dell\’Ente nel rispetto di un impianto normativo e contabile sostenibile e coerente con le finalità e attribuzioni dell\’ente, in relazione agli indirizzi e valutazioni dell\’Assessorato alla Salute in qualità di organo regionale di vigilanza e controllo;

Ad avviso della scrivente, infine, sulla base della reimpostazione della superiore azione amministrativa, occorrerà trasferire gli effetti contabili nel Bilancio di previsione 2023 coerentemente alle valutazioni sopra riportate tenendo conto delle obbligazioni giuridicamente vincolanti nonché dell\’assenza di certezza, ad oggi, sui finanziamenti regionali indicati e delle rettifiche alle scritture contabili degli esercizi precedenti.

Fin qui una parte della relazione che adesso aspetta i chiarimenti da parte del presidente della Regione e della stessa assessore Volo

Come detto prima non sappiamo ad oggi questa relazione finale se ha avuto un seguito con una ispezione e se c’è stata una presa di posizione; tra l’altro l’Assessore Volo ha revocato progetti al Cefpas a guida Sanfilippo per 5 milioni e 900 mila euro destinati alla digitalizzazione.

Sanfilippo (& company, prima bocciato, poi parcheggiato e poi nuovamente premiato), adesso non dovrà rispondere ad articoli di giornale o a dossier di sindacati (dove si può slalomare a destra e a manca se mancano gli interventi degli organi preposti), ma si trova dinnanzi ad una relazione di un Commissario che butta giù più di qualche criticità operata dall\’Ente.

Una cosa è certa: il presidente Schifani e l\’assessore Volo, oltre agli altri organi di controlllo, non potranno esimersi dal dare una risposta almeno per capire se al Cefpas funziona tutto alla perfezione secundum legem.

Nell\’attesa al dott. Sanfilippo auguriamo un sincero e profiuo lavoro sia per il bene della Sanità siciliana sia per il popolo.

A presto…

 

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