Caso Suv, revocato il contributo. Il Comune di Agrigento dovrà restituire le somme al Ministero

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Il 20 aprile scorso il Dipartimento per le politiche della famiglia aveva annunciato l’avvio del procedimento diretto alla revoca e alla restituzione del contributo concesso al Comune di Agrigento per euro 135.617. Con la stessa comunicazione si annunciava la  contestuale informazione della procura contabile.

La revoca del finanziamento fa capo all’acquisto dei 4 “Suv” , di nove notebook e di una quota avente ad oggetto l’erogazione di sussidi. I mezzi acquistati dall’amministrazione agrigentina dovevano servire al trasporto dei minori, i computer per favorire l’attività educative e ricreative degli stessi e i sussidi sotto forma di rimborsi di spese alle famiglie per i servizi di baby sitting/tasse di iscrizione asili nido e altro.

Il caso approdò alla ribalta nazionale, dopo esser stato sollevato dalla Codacons di Agrigento in persona del suo vicepresidente Giuseppe Di Rosa.  Negli stessi giorni era stata rivendicata la scelta optata, rivendicazione effettuata dal sindaco Franco Miccichè e dall’assessore Marco Vullo.

Il Dipartimento, ancorché non fosse ancora decorso il termine per effettuare il monitoraggio in ordine all’utilizzo delle risorse assegnate aveva avviato un istruttoria con l’amministrazione agrigentina dalla quale emerse che “il Comune di Agrigento, aveva finalizzato tali acquisti negli ultimi giorni dell’anno 2021, utilizzando, pressoché l’intera somma per l’acquisto di automezzi (SUV) per una finalità del tutto eccentrica rispetto alle finalità di legge”.

 

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