Caso Denise Pipitone: la Angioni indagata per false dichiarazioni

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L’ex pm di Marsala Maria Angioni, che indagò sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bambina sparita l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo, è indagata per false dichiarazioni a pubblico ministero dalla Procura di Marsala. La donna, ora giudice del lavoro a Sassari, ha ricevuto un invito a comparire e l’informazione di garanzia, ed oggi è stata interrogata.

La Angioni, nelle ultime settimane protagonista di continue e sorprendenti dichiarazioni ai media, aveva rilevato tentativi di depistaggio, connivenze e falle gravissime nell’inchiesta sulla scomparsa della bambina che lei aveva condotto 17 anni fa. A seguito delle sue dichiarazioni alla stampa, nei giorni scorsi è stata sentita come testimone dai magistrati della Procura di Marsala ai quali, durante sommarie informazioni, avrebbe confermato le accuse lanciate in tv.

Ma le circostanze riferite dall’ex pm, diventate oggetto di indagini dei colleghi marsalesi, non hanno trovato riscontro e da qui la incriminazione per false dichiarazioni a pm. Nel corso del lungo interrogatorio di oggi la donna avrebbe confermato le sue idee in merito alla questione Denise.

Anche Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, che cerca incessantemente la figlia da 17 anni, si era sfogata a “Chi l’ha visto?” invitando alla cautela: “Cerchiamo di non fare allarmismi perché non è bello sentirmi dire che Denise è mamma e io sarei nonna“.

“Prima di segnalare ed esporsi alla tv in modo così plateale – ha continuato Piera Maggio – chiediamo accertamenti. Bisogna valutare prima se siamo sulla strada giusta, altrimenti creiamo confusione. Saltare dalla sedia così non è tanto bello”.

 

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