Caro energia, Comuni nel baratro

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Il caro energia aggrava ancora di più la condizione finanziaria strutturale dei Comuni siciliani: l’appello ai prossimi governi regionale e nazionale da parte dell’Anci.

Ad Agrigento, al mattino di oggi, commercianti, artigiani, imprenditori e cittadini, anche loro tartassati, manifestano innanzi alla Prefettura, sostenuti da diverse sigle sindacali, contro il caro energia, le bollette impazzite, l’inflazione galoppante e l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori. Nel frattempo, l’impennata vertiginosa dei prezzi dell’energia, e le prospettive non certo confortanti, aggravano la condizione finanziaria dei Comuni siciliani, già vittime in maggioranza del dissesto o, quanto meno, dell’essere stati costretti ad avviare un piano di riequilibrio finanziario. In tale contesto l’Anci, l’Associazione dei Comuni di Sicilia, si rivolge al prossimo governo regionale di Renato Schifani e al nazionale di Giorgia Meloni affinché si eviti il default di imprese e istituzioni, con la conseguente impossibilità di fornire servizi adeguati ai cittadini. Il consiglio regionale dell’Anci afferma: “Il caro bollette – oltre ad essere causa della chiusura di un gran numero di imprese, costrette a licenziare i propri dipendenti con inevitabili e gravissime ricadute sul territorio e sulle famiglie siciliane già in difficoltà – mette in pericolo l’erogazione di servizi fondamentali come l’illuminazione pubblica, il trasporto locale o il riscaldamento delle scuole. E l’esorbitante aumento dei costi dell’energia graverà sulle casse dei Comuni siciliani per almeno 1 miliardo di euro. E’ una condizione che, senza un adeguato intervento normativo ed economico da parte del Governo, sarebbe assolutamente insostenibile e si sommerebbe, purtroppo, alle gravi criticità di carattere strutturale dei Comuni dell’isola i quali, come più volte denunciato dall’Anci Sicilia, vivono una difficilissima situazione finanziaria e organizzativa che ha già costretto numerosi Enti a dichiarare il dissesto e a predisporre piani di riequilibrio finanziario”. E i componenti del Consiglio Anci aggiungono: “L’aumento esponenziale del costo delle bollette, impoverendo le famiglie, renderà ancora più grave il tasso di mancato pagamento della fiscalità locale da parte dei cittadini con un ulteriore effetto domino. Si tratta di dati che ci preoccupano fortemente e che necessitano di un significativo e improcrastinabile intervento anche a livello regionale, a tutela delle istituzioni locali in stato di grave sofferenza, e che devono fare i conti con enormi difficoltà, quasi del tutto sconosciute in altre parti del Paese, sul piano demografico, sociale e della crescita economica. Su questi temi, sulla necessità di un incremento delle risorse per gli Enti locali dell’Isola e per sfruttare in maniera adeguata le opportunità di sviluppo offerte dal Pnrr, chiederemo un confronto con il neopresidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, subito dopo la formazione della Giunta. Chiediamo, infine, al Governo nazionale un intervento straordinario, anche con il coinvolgimento della Commissione europea, tanto per la riduzione del costo dell’energia quanto per il ristoro immediato dell’aumento dello stesso”.

Giuliana Miccichè

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