Caro Dirigente scolastico, i giornalisti non sono suoi alunni…

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Non c’è cosa peggiore di chi, essendo fuori mestiere, vuole inculcare ad un altro un mestiere che non conosce.

Il duro attacco alla stampa di Favara (ovviamente questa redazione è vicina ai colleghi) perpetrato da parte del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso Mendola” ci è parso tanto antipatico quanto inutile.

La vicenda riguarda una scritta apparsa sul muro della scuola di cui sopra, razzista certamente, che, oltre all’universo mondo, ha attirato anche il comparto giornalistico.

E qualche collega dei media di Favara ha “osato” scrivere la notizia (perché è doveroso ricordare alla Dirigente che noi facciamo anche cronaca) senza chiedere il permesso a lei!

Antipatico, davvero molto antipatico. Forse la Dirigente Rosetta Morreale ha scambiato i giornalisti per suoi allievi, per i suoi insegnanti, per il personale Ata e persino per il custode del plesso scolastico. C’è anche un’altra ipotesi: avrà scambiato l’Istituto scolastico per casa sua?

No, esimio Dirigente, noi per pubblicare una notizia avvisiamo, semmai, il nostro Direttore. E lei, ovviamente, non lo è: è e rimane il Dirigente scolastico di una delle milioni di scuole italiane che nulla ha a che vedere con il nostro lavoro.

Noi facciamo il nostro, che è quello di documentare, informare, cercare la verità in ogni notizia, rendere edotti i propri lettori nel massimo rispetto della lealtà e trasparenza. Pubblicando la foto con quella scritta e raccontare l’accaduto è compito nostro, non suo! Faccia il suo di lavoro, e si sforzi al massimo di farlo bene, come fa ogni giornalista. Il “rimproverino” da Preside, per usare un termine che un tempo incuteva timore, oggi non è più di moda (come facevano una volta le maestrine con le bacchette in mano…). Guardiamoci tutti negli occhi, lo faccia con coscienza, e come per incanto anche lei scoprirà che alla fine siamo tutti Dirigenti: a casa, a scuola, in ufficio, al supermercato, al cinema, ovunque.

Lei, semmai, ha svolto meravigliosamente quello che era, nella circostanza, il suo compito: far cancellare immediatamente quella scritta razzista.

Quello lo ha saputo fare bene.

Brava, continui così.

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