Autonomisti Sicilia: “Garantire piena operatività del centro trasfusionale del Barone Lombardo di Canicattì”

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“Si apprende, da organi di stampa, della parziale chiusura del Centro trasfusionale dell’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì, garantendo, fino al mese di settembre, la sola funzionalità del presidio specialistico nel turno antimeridiano (ore 8/14). Il provvedimento è stato disposto dalla Direzione generale e sanitaria dell’ASP di Agrigento, sulla base di presunte carenze di personale medico rispetto all’effettivo fabbisogno dell’Unità, che ove non reintegrate preluderebbero alla chiusura definitiva del Centro trasfusionale;
Considerato che, il Centro Trasfusionale di Canicattì riveste un’importanza strategica rispetto alla fornitura di plasma agli Ospedali di Licata, Agrigento e Sciacca ed, in generale, anche a vantaggio di centri dell’hinterland nisseno, dimostrandosi una struttura altamente operativa ed efficacemente inserita nella rete ospedaliera approvata dal Governo regionale; preso atto che, l’interruzione, sebbene parziale, del trentennale servizio trasfusionale di Canicattì mette gravemente a rischio la vita dei tanti cittadini del descritto comprensorio, costretti, in caso di necessità, a tempi di percorrenza maggiori per raggiungere l’Ospedale di Agrigento. Non sfugge evidenziare che il ricorso a terapie trasfusionali non accade di rado ed è frequente nel corso di interventi chirurgici, traumi di particolare gravità conseguenti ad incidenti stradali, il cui esito potrebbe essere irrimediabilmente compromesso in caso di ritardi nella reperibilità delle sacche di plasma.
Rilevato che, i dati circa le produzioni di sacche di plasma descrivono quantità tanto elevate da consentire non soltanto il soddisfacimento del fabbisogno riferibile all’intero comprensorio agrigentino ma, grazie agli elevati quantitativi di eccedenze che, a titolo esemplificativo, nel corso del 2019 ammonterebbero ad oltre 5000 unità, garantirebbero importanti flussi anche ad ospedali come il Cervello di Palermo ovvero il Giglio di Cefalù, attestandosi a presidio di indiscussa importanza; preso atto, inoltre delle recenti iniziative, a tale proposito, assunte dal Comitato civico “Pro Ospedale”, interessando il Prefetto di Agrigento circa i risvolti sulla sicurezza ed incolumità della cittadinanza compromessa dalla parziale chiusura del Centro trasfusionale e più in generale da alcune importanti criticità del nosocomio canicattinese. Per sapere quali urgenti iniziative intendano assumere a garanzia della piena operatività del Centro trasfusionale, richiamando le anzidette direzioni dell’ASP, generale e sanitaria, a rivedere il provvedimento di parziale chiusura, implementandone la continuità lungo l’arco dell’intera giornata”.
L’interrogazione viene scritta dal gruppo Autonomisti On. Roberto Di Mauro, On. Carmelo Pullara e On. Giuseppe Compagnone.

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