Assolto empedoclino, era accusato di aver violata la legge istitutiva del reddito di cittadinanza

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Il Tribunale di Agrigento, in composizione monocratica, dott.ssa Genna ha assolto l’empedoclino Giuseppe Salemi dall’accusa di aver violato la legge istitutiva del reddito di cittadinanza rendendo dichiarazioni false, in particolare dichiarando di essere stato residente nel territorio italiano per 10 anni di cui gli ultimi due, alla data di presentazione della domanda, in maniera consecutiva.

In particolare, la Procura di Agrigento, a seguito delle indagini della Compagnia della Guardia di Finanza di Agrigento, il Salemi era stato rinviato a giudizio, a seguito della udienza preliminare tenutasi innanzi al GUP di Agrigento, con l’accusa di aver dichiarato di essere residente in Italia dal 02/02/2017 mentre, secondo la Procura, lo stesso Salemi era residente in Italia dal 13/10/2017.

Il Salemi Giuseppe, difeso dall’avv. Giuseppe Aiello, ha dimostrato, attraverso la produzione del proprio Passaporto, di certificati medici rilasciati tra il febbraio e l’ottobre del 2017, attraverso la produzione di documentazione rilasciata dal Consolato italiano in Venezuela e soprattutto attraverso un approfondito esame dell’imputato che in realtà lo stesso era residente in Italia dal 2 febbraio 2017 e non dall’ottobre 2017, come asserito dalla Procura e che il malinteso è stato dovuto ad una inadempienza del Comune di Agrigento il quale non ha provveduto alla registrazione della residenza italiana del sig. Salemi nel febbraio 2017, quando fu da lui richiesta ma solo nell’ottobre dello stesso anno, a seguito di tali prove la Procura ha chiesto l’assoluzione.

A causa di tale procedimento il sig. Salemi Giuseppe si è visto revocare il diritto alla percepimento del reddito di cittadinanza nel marzo del 2021 con la richiesta, da parte dell’INPS, pervenuta allo stesso in questi giorni di restituire la somma di circa 7000 euro. Il difensore avv. Giuseppe Aiello, valuterà, a seguito del deposito delle motivazioni della sentenza di procedere, se procedere  contro l’inps per la revoca del provvedimento con il quale si chiedono indietro le somme ed  il contestuale pagamento delle successive rate dal marzo 2021 ad oggi considerato che la revoca della concessione del reddito di cittadinanza, alla luce della sentenza risulta illegittima.

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