Assegnati ai Distretti  socio-sanitari i fondi per il Bonus caregiver, a breve partirà l’Albo per accedere all’iniziativa,

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Marco Vullo, Assessore ai servizi sociali del Comune di Agrigento , annuncia novità importanti per il mondo dei fragili e nella fattispecie dei caregivers che si prendono cura dei disabili gravi e gravissimi ai quali arriveranno delle risorse economiche attraverso il Fondo regionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza che svolgono queste figure all’interno del nucleo familiare.

“Posso comunicare ai cittadini agrigentini questa bella novità: il Bonus Caregiver che interesserà una platea ampia di persone che si dedicano quotidianamente alla cura dei familiari disabili, agli aventi diritto darà certamente un ristoro.

Infatti attraverso il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del Caregiver familiare è stato trasferito al Distretto socio-sanitario una somma pari a circa 162 mila euro come trasferimento monetario o Bonus per il caregiver, a titolo di riconoscimento alla persona che assiste e si prende cura dei disabili. Il fondo è destinato per il 65% ai disabili gravi e per il 35% ai gravissimi.

L’Assessore continua che già con un suo atto di indirizzo è stata approvata la delibera di giunta per dare seguito al bonus e si è dato mandato al Dirigente del settore II° di procedere agli atti propedeutici con Avviso Pubblico per la spendibilità delle somme attraverso la formazione di un apposito Albo/Elenco dei Caregiver.

A breve nell’Avviso Pubblico saranno presenti i requisiti di ammissione per accedere all’iscrizione nell’albo/elenco.

Questo dimostra, conclude l’Assessore, che le risorse regionali, nazionali ed europee assegnate al sociale per chi necessita assistenza e aiuti di qualsiasi natura sono uno strumento importante che le amministrazioni o le articolazioni (vedi i Distretti socio-sanitari) rappresentano sul territorio e non possono lasciarsi sfuggire.

Così com’è stato fatto adesso e in altre circostanze.

Sono una sponda essenziale per introitare risorse e destinarle ad azioni virtuose nei confronti di chi ha un corredo socio-assistenziale ed economico ancora da implementare per garantire un welfare sempre più largo e ampio. “

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