“Angherie voli”, soluzione privatizzazione

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Dopo la proposta del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, di privatizzare gli aeroporti in Sicilia: le reazioni a favore e contrarie.

L’Ita, ex Alitalia, ha assecondato la protesta del presidente della Regione, Renato Schifani, sul caro- voli e sui pochi posti a disposizione per le rotte verso la Sicilia, e ha aumentato le corse verso l’isola ma solo per tre giorni a ridosso del Natale: una beffa. Infatti Schifani ha commentato: “Non è sufficiente. Servono modifiche strutturali”. Adesso Schifani condivide e rilancia la proposta del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, di privatizzare gli aeroporti come soluzione alle angherie pubbliche, aumentando il numero delle tratte e incrementando i benefici per i viaggiatori. E Lagalla ha spiegato: “Sul tema del caro voli non si può mettere da parte la riflessione che riguarda l’opportunità di privatizzare gli aeroporti. Solo con una gestione privata, che ormai si registra in tutta Italia tranne che in Sicilia, si può pensare di rendere gli scali ancora più competitivi”. Schifani, che alcuni giorni addietro ha anche annunciato una denuncia all’Antitrust contro un asserito cartello d’interessi tra Ita e Ryanair, afferma: “Privatizzare significa inserire nei livelli gestionali degli aeroporti delle governance competitive, dei manager che tendono ad aumentare il numero di vettori che atterrano e quindi la portata di un aeroporto”. Nel frattempo non sono mancate le reazioni a tale proposta. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Palermo, Antonino Randazzo, commenta: “La società aeroportuale, in questi anni, si è dimostrata capace di importanti piani di investimento e, più in generale, di una grande crescita. Pertanto, ad oggi, sarebbe imperdonabile metterla in vendita. Sarebbe un vero e proprio autogol del sindaco Lagalla, un errore strategico da parte del Comune. Chiedo al sindaco Lagalla e alla sua giunta di scartare immediatamente l’ipotesi di privatizzazione della società aeroportuale. Oltre a risultare un grave errore, tale scelta andrebbe a danneggiare l’interesse pubblico dei palermitani. Chiedo anzi di avviare un processo di rafforzamento della società, quotandola in borsa”. Contrario è anche il sindacato Cisal che, tramite il segretario Gianluca Colombino, afferma: “L’intenzione di privatizzare l’aeroporto ci lascia perplessi. Prima della pandemia, che ha influito negativamente sul numero di viaggiatori e, di fatto, interrotto il suo percorso di continua crescita, la società Gesap, che gestisce l’aeroporto di Palermo, ha avuto sempre bilanci positivi e in aumento negli ultimi anni, sia in termini di introiti che di passeggeri. Oggi, all’indomani della pandemia, non ravvisiamo di certo la necessità di dare luogo ad improvvisi e frettolosi processi di privatizzazione di uno scalo che è in ripresa e che si sta avviando, nonostante la crisi energetica, al traguardo storico dei 10 milioni di passeggeri nei prossimi 3 anni”.

Giuliana Miccichè

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