Ancora una condanna (pesantissima) per l\’ex avvocato e pluripregiudicato Giuseppe Arnone (ma lui dirà che ha vinto…). 3 anni e sette mesi di pigiama a righe (rigorosamente numerato) e una ventina di mila euro da pagare

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Buttana della miseria cane (dopo spiego il perchè).

L\’aduso a delinquere ex avvocato Giuseppe Arnone (lo dice il giudice nelle motivazioni di questa condanna, anche se non ce n\’era di bisogno…) e viste le innumerevoli condanne che ha subito fino ad oggi,  ha perso, in primo grado, un\’altra battaglia giudiziaria.

Lui, che si sente autorizzato a dire ciò che vuole (vocaboli e pensieri di infimissimo ordine) è stato presi a calci nel culo (come dice lui) secondo le regole dello Stato italiano, da due signori, veri e propri signori. Si tratta di Gigi Birritteri, capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia e l\’avvocato Tiziana Miceli, moglie dell\’ex ministro Angelino Alfano.

I fatti sono sempre gli stessi. Come ha fatto qualche mese addietro con il sottoscritto, fomentato da un nano di gattabuia che imbottisce panina ca meusa, si siede in una sedia dell\’ormai suo ex studio, inforca gli occhiali sopra quel nasino delicato e dinnanzi ad una telecamera propina e proferisce peste e corna contro chicchessia, che siano magistrati, prefetti, questori, giornalisti, avvocati, politici.

Tali circostanze lo hanno costretto, ahimè, ad entrare ed uscire dalla patrie galere e, visti gli insuccessi giudiziari che sta accumulando negli ultimi tempi (e di quelli di la da venire) non è escluso, anzi è molto probabile, che possa tornare ad indossare la tutina con quelle righe fastidiose supportata da un numeretto di riconoscimento.

Condannato per calunnia, ripetiamo in primo grado (tanto lui adesso dirà che vincerà l\’appello e in Cassazione) la decisione del giudice Veneziano non gli da scampo: 3 anni e sette mesi di reclusione.

Fin qui tutto rientra nella norma. Fa parte di quella categoria di delinquenti che reiterano sistematicamente i reati (e poi si incazzano perchè vanno a finire dentro una cella 4×3).

Facciamo entrare di diritto quel buttana della miseria iniziale.

La cosa più grave, per quanto riguarda chi scrive, è che lo stesso pluripregiudicato Giuseppe Arnone dovrà pagare 7 mila euro ciascuno alle due persone offese (oltre alle spese giudiziarie) più altri 3.592,00 di spese di costituzione sostenute dalle partii civili, oltre rimborso spese generali, IVA e C.P.A come per legge, per ciascun difensore.

Sti cazzi, direbbero alla Garbatella! E sti grana di unni li va piglia, visto che deve dare una montagna di soldi a tutte le persone che ha ripetutamente offeso? E sapete chi è una di queste persone offese? Ve lo dico o non ve lo dico? Ve lo dico o non ve lo dico? Vabbè, ve lo dico: il sottoscritto! Ben diecimila euro!

Prego Gigi e Tiziana, per favore, di mettersi in coda perchè prima di loro ci sono io! Se Arnone riuscirà a trovare tutti questi soldi, anche attraverso macumbe e danze propiziatorie (eufemismo), mettetevi da parte perchè prima ci sono io. Senza se e senza ma.

Commentare questa ennesima sentenza catastrofica nei confronti del pluripregiudicato Arnone? No, non ci sembra il caso. Noi preferiamo far parlare i giudici. E nel far parlare i giudici vi mostriamo adesso cosa scrive la dott.ssa Fulvia Veneziano in due delle quasi 50 pagine di sentenza di condanna nei confronti dell\’ex avvocato Arnone.

Ogni altro commento ci sembra superfluo.

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