Aldo Mucci (Sgb) su disabilità: “Stop ai procacciatori”

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“Siamo voluti entrare con tutte e due le mani nelle norme che stabiliscono che la cura igienica degli alunni con disabilità spetta ai collaboratori scolastici.  Di quella figura di assistenza materiale di cui necessitano gli alunni con disabilità non autonomi nell’uso dei servizi igienici. Nel contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) – Comparto Scuola , tra le mansioni del collaboratore scolastico viene indicata l’assistenza agli alunni disabili nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale. Una delle tante note MIUR, la n° 3390/01 ha indicato gli standard di competenza per un qualificato esercizio di tale funzione di assistenza, prevedendo percorsi  formati di appena 60 ore. Nelle azioni di valorizzazione delle figure di Assistenti, Tecnici ed Amministrativi (ATA), il CCNL ha previsto l’individuazione di uno o più collaboratori scolastici per ognuna delle scuole con presenza di alunni con disabilità. Il D. Lgs n. 66/17 è  intervenuto sulla questione prevedendo nuove disposizioni. In tale norma si prevede, infatti, che ai collaboratori vengano assegnati i bambini disabili. Un compito assegnato a personale che ricopre già molti altri ruoli. Vi sono alunni che necessitano di una figura di assistenza pressoché continua, che difficilmente può essere affidata a personale che ricopre molte altre mansioni, senza poi dimenticare che il D. Lgs. n. 66/17 ha previsto che i compiti di assistenza igienica devono essere assegnati nel rispetto del genere degli alunni e quindi anche dei collaboratori.

SGB ha più volte sottolineato, che tale ruolo dovrebbe essere ricoperto da personale qualificato: il cambio del pannolino non è assolutamente un’operazione facile, in quanto parliamo di persone ormai grandi … poi ci sono le manovre, i movimenti che potrebbero essere assolutamente pericolose. Una mansione oggettivamente estranea al profilo professionale, per la quale chiediamo che venga revocata ed affidata definitivamente a personale specializzato quali gli assistenti igiene personale.

 Con l’utilizzo di personale qualificato e professionale  che ribadiamo: va internalizzato, ridaremmo dignità ai bambini disabili, evitando nel contempo agli assistenti igienico personale, “dipendenti” delle Cooperative, da sempre alle prese  con cavilli, leggine e circolari a cura dei Liberi Consorzi,Amministrazioni comunali, assessorati,Regione Sicilia ecc. ) di “procacciarsi” il lavoro andando alla ricerca spasmodica del bambino disabile da seguire”.

Aldo Mucci, Sgb

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