I dati sulla sicurezza e sul conseguente rischio sismico per gli edifici scolastici, ha rivelato la netta divisione tra centro-nord e sud: nel meridione 3 scuole su 4 si trovano in aree a rischio sismico. Il rischio di terremoti è ben conosciuto nel nostro paese, ma poco è stato fatto in ambito scolastico per combatterlo. Bisogna mettere le mani e la mente sulle risorse del PNRR che dovranno essere spese soprattutto per riequilibrare i divari scolastici tra Nord e Sud. Le risorse debbono essere usate prioritariamente per riequilibrare questi divari, investendo risorse finanziarie dove ce n’è più bisogno per fragilità strutturale, come le aree interne più soggette a fenomeni di dissesto e per fragilità sociale legata alla povertà educativa e materiale, come le periferie urbane. Queste sono le vertenze serie da intraprendere. Le altre sono strade disconnesse che non spuntano.
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