Aldo Mucci. L’avventura di Audrey, 3 ore da Palermo ad Agrigento e 5 giorni senza acqua.

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La mia amica Audrey finalmente ha deciso di venire ad Agrigento. Audrey vive ad St Ives, un paese della Cornovaglia, Contea dell’Inghilterra. Il suo aereo, puntualissimo atterra all’aeroporto di Palermo. Al Terminal Bus trova ad attenderla  il pullman che la porterà alla Stazione centrale di Palermo in 45 minuti,traffico permettendoAlla Stazione Ferroviaria, acquista il biglietto senza che nessuno la informi che a causa di lavori di manutenzione straordinaria di potenziamento infrastrutturale  della linea Palermo – Agrigento, dal 11 giugno al 9 settembre, la circolazione ferroviaria è sospesa tra le stazioni di Agrigento e Lercara. I  treni Regionali della linea Palermo – Agrigento sono cancellati tra le stazioni di Roccapalumba – Alia e Agrigento C.le e sostituiti con bus. Sono previsti dei bus che effettuano un servizio a spola tra le stazioni di Cammarata e Acquaviva. I bus effettuano fermata nei piazzali antistanti alle stazioni. L’orario dei bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale. Partito da circa mezzora, il treno si ferma improvvisamente in aperta campagna per un ventina di minuti. Audrey mastica poco l’italiano e non riesce a farsi capire. Non comprende il motivo del fermo. Qualche passeggero cerca di spiegare a gesti che quella linea ferroviaria è famosa per gli  improvvisi fermi. Qualcuno tira fuori da internet il volto di Giuseppe Garibaldi. Linea Agrigento, decreto Garibaldi gesticola un passeggero. Fortunatamente per Audrey,ecco pronto il Pullman destinazione Agrigento. La Città dei Templi è una delle mete tra le più amate dai turisti di tutto il mondo,dice in un inglese tutto suo un passeggero. Audrey sorride,non vede l’ora di arrivare. Dopo quasi tre ore, finalmente il pullman giunge alla Stazione dei bus. Non sapevo come dirle che una volta giunta a casa, non avrebbe potuto farsi la doccia in quanto l’acqua manca da cinque giorni. I recipienti di emergenza erano da poco a secco. Proviamo a chiamare l’autobotte,ma questa era già “intasata” da decine e decine di richieste di fornitura. Bisognava inventarsi qualcosa del tipo: “sono saltate improvvisamente le condotte d’acqua” ad Agrigento ha fatto molto caldo,con temperature oltre i 40 gradi. Come dire a Audrey che ad Agrigento la “crisi idrica” dura da oltre 60 anni e che nessuno è riuscito a risolverla. Come dire a Audrey che non sono state progettate le infrastrutture per risolverla. Come dire a Audrey che  i cittadini pagano bollette idriche tra le più alte d’Italia per un servizio che non c’è. Cerco di farmi perdonare i disagi patiti raccontandole che ormai per fortuna l’acqua è finalmente gestita da un Ente pubblico. Ho qualche difficoltà a spiegarle delle linee ferrate volute da Garibaldi. Audrey sorride,una pacca sulla spalla,  ha già capito tutto. 

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