Akragas caos, Deni lascia e sbotta: “Città ingrata, amministrazione inesistente, cambio città”

Condividi

Prima la compagna, Roberta Lala, adesso lui, Giuseppe Deni patron dell’Akragas calcio attualmente prima in classifica ne campionato di Eccellenza.

Anche lui, come la compagna, è molto arrabbiato incazzatissimo con l’amministrazione comunale dove fino a qualche giorno fa Roberta Lala ha fatto parte della Giunta.

A Deni abbiamo chiesto se ci sono connessioni tra i due fatti. Dice: “Eccome se ci sono! Questa amministrazione è stata capace di distruggere due giocattoli meravigliosi, gli assessorati della mia compagna e la squadra di calcio Akragas; paradossalmente sono le due cose che funzionano in città. L’operato di Lala in Giunta è sotto gli occhi di tutti. Solo l’amministrazione non si è accorta di nulla. Uno schifo davvero”.

Perchè lascia l’Akragas? “Lascio l’Alragas perchè questa amministrazione è come gli squali; non ti sta vicino in alcun modo e non supporta le piccole necessità che abbiamo chiesto. I lavori manutentivi all’interno dello stadio Esseneto li ha pagati la società L’amministrazione non pervenuta”.

Che succede adesso? “Accompagnerò l’Akaragas fino alla fine del campionato, certo della sua vittoria. Dopo di che il sindaco di Agrigento Franco Miccichè e l’on. di riferimento Roberto Di Mauro avranno cura di continuare questo cammino. Vedremo se saranno capaci. Io non credo in quanto ho riscontrato persone di bassissimo livello politico, incapaci di amministrare. Non pensate che mi stia riferendo solo al sindaco, ma anche a tanti altri. Sto meditanto di cambiare città, questa amministrazione non merita nulla”.

La tifoseria è preoccupata. Deni risponde: “I tifosi devono stare tranquilli, io non mollo fino alla fine. Adesso dovrò concentrarmi con l’Imolese che mi sta dando grosse soddisfazioni, non fosse altro perchè mi ritrovo persono serie che mi stanno vicino. Questa fortuna, purtroppo, ad Agrigento non l’ho avuta”.

L’intervista  è andata avanti, ma noi ci fermiamo qui. Siamo contrari a salire e scendere le scale dal Tribunale…

 

Notizie correlate

Leave a Comment