Tra fine luglio e i primi di agosto, per scongiurare il collasso della gestione del servizio idrico nella provincia agrigentina a seguito della scadenza del commissariamento dell’ex Girgenti Acque, il governo regionale ha erogato alla nuova società pubblica di gestione, l’Aica, l’Associazione idrica dei Comuni agrigentini, 10 milioni di euro, con obbligo di restituzione a carico dei Comuni. Ebbene, nel corso dei giorni successivi, alcuni Comuni hanno espresso delle titubanze in riferimento al prestito con restituzione, ritenendo che ciò gravi pesantemente sui bilanci già esigui. Adesso, invece, i sindaci dei Comuni associati nell’Aica hanno votato a favore dell’utilizzo del prestito. Non si tratta di un esito conclusivo. Infatti, dopo i sindaci saranno i relativi Consigli comunali ad approvare tecnicamente il piano di rientro dal debito. E ciò non avverrà certamente a breve termine. In prospettiva dunque non è ancora sereno il cielo sopra l’Aica.
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