Agrigento, i cani avvelenati nella Valle dei Templi, i responsabili e le “lacrime di coccodrillo”

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Ad Agrigento è stata sporta una denuncia a Carabinieri e Polizia a seguito dell’avvelenamento di alcuni cani randagi nella Valle dei Templi. Nessun commento, finora, da parte delle Istituzioni, compreso il Parco dei Templi. Solo il sindaco, Franco Miccichè, ha condannato sui social il gesto. Ebbene, a proposito della denuncia, non bisogna essere Sherlock Holmes per intuire, con quasi certezza, colui che ha avvelenato i cani, ovvero il vigliacco, infame e assassino. Si tratta delle stesse mani, con quasi certezza, che hanno agito allo stesso modo nel febbraio del 2016 (nella foto i cani avvelenati nel 2016). E che agiranno allo stesso modo non appena altri cani randagi si insedieranno nella zona. Dunque, per evitare l’ennesime “lacrime di coccodrillo”, bisogna procedere così: quando ci si accorgerà che altri cani graviteranno nella Valle dei Templi, allora bisognerà telefonare all’Ufficio comunale al randagismo, pagato dai cittadini, affinchè i cani siano prelevati e trasferiti tramite il canile convenzionato con il Comune di Agrigento, ovvero l’Azienda Sigma di Siculiana, pagata decine di migliaia di euro dai cittadini. Tutto il resto sono vescicate.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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