Agguato al circolo di Rifondazione Comunista, unanime la solidarietà. Gli interventi

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Unanime la solidarietà del mondo politico e civile per il danneggiamento subito da Rifondazione Comunista dove per il momento ignoti hanno rotto la vetrata della sede in via Kennedy.

Saranno gli inquirenti, ai quali è stata sporta formale denuncia, a stabilire se si è trattato di un semplice atto vandalico, di un danneggiamento o di un vero e proprio atto di intimidazione politica. Intanto all’indirizzo di Rifondazione Comunista arriva la solidarietà bipartisan.

“Il movimento di #diventeràbellissima condanna duramente il vile gesto violento contro la sede di Rifondazione Comunista a Favara. Ci auguriamo che non sia il segnale dell’inizio di una campagna elettorale pesante”,  scrive il coordinatore di Favara Leonardo Pitruzzella. “Massima solidarietà mia personale e del movimento a rifondazione comunista – aggiungere l’onorevole Giusy Savarino –  Invito tutti gli operatori politici ad abbassare i toni, il rischio che qualche deviato violento traduca l’attacco politico scomposto come incitamento all’odio è, purtroppo, un rischio tangibile e pericoloso.”

“A titolo personale e quale portavoce di Fratelli d’Italia di Favara esprimo grande vicinanza e solidarietà al circolo di Rifondazione Comunista per il vile gesto subito – scrive Adriano Barba –  A prescindere dai colori e dalle posizioni le sedi dei partiti rappresentano un baluardo di democrazia e confronto da tutelare e preservare. L’augurio è che presto vengano identificati i responsabili perché possano pagare il loro infame gesto. Bisogna mantenere il confronto politico su binari di leale collaborazione nel superiore interesse della Città”.

Il candidato sindaco Peppe Infurna, in rappresentanza di tutta la coalizione #orgogliofavarese, manifesta solidarietà ad antonio Palumbo e condanna il vile gesto subito.

Ernesto Fichera vicepresidente della Pro Loco di Favara. “Esprimo la mia solidarietà ai ragazzi di rifondazione e condanno il vile gesto vandalico. Favara ha bisogno di confronto e dialogo per costruire un futuro migliore”.

Giampiero Puccio commissario Lega a Favara. “Solidarietà e vicinanza a tutti i militanti di Rifondazione Comunista. Gesto deprecabile da condannare nella maniera più assoluta”.

Valerio Di Miceli coordinatore cittadino UDC. “Esprimo solidarietà a rifondazione comunista e condanno il vile gesto a nome mio, del coordinatore provinciale Silvio Alessi e del coordinatore regionale dell’UDC on. Decio Terrana”.

Fabio Patti, Favara per i Beni Comuni “Piena solidarietà a Rifondazione Comunista per l’atto vandalico perpetrato alla sede del loro partito. Ci sentiamo profondamente scossi per l’accaduto. Un gesto vile che colpisce non solo Rifondazione Comunista ma tutti coloro che ripudiano le intimidazioni e le minacce fatte per intimorire e fermare un percorso di rinascita e riscatto sociale e culturale che la comunità di Favara aspetta da troppo tempo. Favara sarà una città migliore, le minacce e le intimidazioni non servono a nulla”

Totò Montaperto, candidato Sindaco:  “Siamo davanti ad un atto ignobile di minoranze i cui atteggiamenti stridono dinnanzi  al profondo senso di legalità che caratterizza la nostra Comunità. Il grave e vile gesto, da condannare doppiamente vista la particolare situazione del  nostro Paese impegnato a fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid 19, rappresenta  l’ennesimo colpo al vivere civile e  rivela i sintomi di una società in piena crisi di valori.  Non potendo  rimanere l’inqualificabile atto senza una reazione da parte delle Istituzioni, invito chi è preposto a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica a fare piena luce sull’accaduto e ad  assicurare i responsabili alla Giustizia”. 

I Consiglieri comunali del Gruppo Misto: Marilì Chiapparo, Sergio Caramazza, Rossana Castronovo, Vito Maglio. “Condanniamo lo spregevole attacco alla sede del circolo di Rifondazione Comunista. L’ennesima immagine di una Favara confusa, in cui i cittadini non riescono più a riconoscersi. Un altro colpo a una società umiliata, che deve risollevare il capo perchè il desiderio di una Città libera sopraffaccia chi vuole fare della propria piccolezza la disperazione di un’intera collettività”.

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