Addio alle vecchie   cabine telefoniche; un duro colpo per i più nostalgici 

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di Dorotea Rizzo

Ormai soppiantate dai telefonini le 16 mila postazioni telefoniche pubbliche per le strada   saranno progressivamente rimosse e resteranno solo quelle che si trovano negli ospedali, nelle caserme o nelle carceri in quanto   svolgono ancora una funzione sociale e quelle dove non arriva la copertura della rete mobile (per esempio nei rifugi di montagna).

La decisione è stata presa dall\’Authority delle comunicazioni che, dopo una consultazione pubblica, ha stabilito che Tim non ha più l\’obbligo di garantire il servizio pubblico e può quindi cominciare a smantellarlo.

Sarà un processo graduale, si legge nella delibera, al massimo 30 mila all\’anno di cui diecimila impianti stradali.

Un duro colpo per i nostalgici che hanno vissuto il brivido di andare alla ricerca di una cabina telefonica per riuscire a comunicare quando ancora i cellulari non esistevano e si aspettava con santa pazienza in fila in attesa che arrivasse il proprio turno, e  una volta raggiunto il telefono, si veniva  sopraffatti dall’ansia  di  introdurre  in tempo il gettone per evitare  la fine di una  conversazione lasciata spesso  a metà, magari una di quelle importanti…Ma che ne sanno le nuove generazioni di tutto questo…con il telefono sempre a disposizione e con il tempo di condividere tutto…proprio tutto, senza lasciare scampo alla fantasia di  ciò che appartiene al non detto …che sfugge al delirio dell’ingombrante onnipresenza, ma non per questo meno importante .

 

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