A Favara l’emergenza rifiuti con il riposo festivo

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Pensate ad un territorio colpito dal terremoto con la Protezione civile che si ferma la domenica nel rispetto del riposo settimanale e adesso pensate alla gravissima emergenza di Favara con i cittadini e, di più, i bambini costretti a vivere tra i rifiuti in piena estate con il fetore che toglie il respiro e provate a trovare la differenza tra il terremoto e il caso Favara, che io non trovo.  Oggi è domenica anche davanti ad una situazione insostenibile e drammatica su tanti aspetti.

Alla sindaca e ai favaresi è stato detto “pensateci voi”, scusatemi ma così rende poco il concetto, meglio ricorrere alle nostre colorite forme dialettali “futtitivilla vandri”. E la sindaca ha fatto quello che doveva fare: l’ordinanza urgente e contingente, ha raschiato il barile e ha pagato acconti al gestore del servizio di igiene ambientale e alla discarica Traina.

Intanto dell’emergenza Favara ne hanno parlato la stampa locale, regionale e nazionale. Non credo ne abbiamo discusso all’Ars, nelle Commissioni regionali e nel Governo regionale come di una pericolosa situazione da risolvere con immediatezza.  Musumeci non doveva e non deve attivare la macchina della Protezione civile o chiedere aiuto all’esercito, dovrebbe, almeno, fare arrivare prima di subito i fondi previsti per i Comuni e altri speciali per pagare i netturbini che’ a Favara è accaduto un bordello di enormi proporzioni.

Superata la crisi, spetterà ai favaresi evitarne il ripetersi, semplicemente pagando il servizio dopo che quest’ultimo sarà reso davvero a regola d’arte, che’ la Tari non è stata pagata, anche, per la scarsa qualità della pulizia, dai costi elevatissimi. Scarsa qualità del servizio che l’amministrazione comunale ha, recentemente, più volte denunciato… Doveva farlo prima.

Insomma, i favaresi, dal canto loro, hanno capito come funziona il “gioco” e sanno che dall’emergenza di esce con l’aiuto della Regione, caro presidente Musumeci. Del resto un po’ di responsabilità appartiene al Governo regionale e al suo piano rifiuti.

Oggi, intanto, è domenica…

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