56enne trovato cadavere nella propria abitazione; sul corpo i fendenti di un coltello

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Indagini a tutto campo per fare luce sull’omicidio di Massimo Canfora, 56 anni, trovato senza vita questa mattina nella sua abitazione di via Nenzi, a Letojanni (Messina). L’uomo che lavorava come operatore ecologico presentava sul corpo diverse ferite, segni di accoltellamento che non gli hanno dato scampo. Sembra che l’uomo sia stato trovato nudo. Sulle pareti della stanza diverse macchie di sangue. A fare la scoperta sono stati i vicini di casa che hanno dato l’allarme facendo intervenire le forze dell’ordine. Sono subito scattate le indagini. L’uomo abitava con il fratello che stamattina era uscito presto per recarsi al lavoro. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Taormina, i carabinieri del Ris per i rilievi, il medico legale e il magistrato della procura di Messina.

L’uomo sarebbe stato ucciso con diversi fendenti. I carabinieri in queste ore hanno sentito diverse persone tra cui un diciottenne. Sentiti anche i vicini di casa che per primi hanno dato l’allarme facendo intervenire le forze dell’ordine. Intanto sono in corso accertamenti da parte del Ris di Messina e proseguono le indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Taormina coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Liprino. Massimo Canfora lavorava come operatore ecologico e sembra avesse difficolta’ a muoversi in quanto ultimamente aveva subito un intervento e per camminare si sosteneva con le stampelle. Viveva con il fratello che questa mattina era uscito di mattina presto per recarsi al lavoro e che lo aveva lasciato mentre ancora dormiva. Poi intorno alle 8 la terribile scoperta del corpo senza abiti addosso, colpito da diversi fendenti.

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