22 anni di reclusione per favarese che uccise il suo vicino a colpi di pistola

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Secondo i giudici della Corte di assise di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, Vincenzo Galiano, 80 anni, di Favara, è colpevole dell’omicidio premeditato di Baldassare Contrino, ucciso a 73 anni il 2 luglio del 2018, a colpi di pistola, dopo continue liti e aggressioni e violenti contrasti.  Per Galiano, la pena è di 22 anni di reclusione, pena inflitta dai giudici che hanno accolto in maniera quasi integrale le richieste del pubblico ministero Chiara Bisso che aveva chiesto 24 anni di reclusione. Ma l’imputato che si. sempre dichiarato colpevole, aveva però negato l’omicidio premeditato perché ha sempre sostenuto di aver incontrato il Contrino, per caso, quella mattina, in contrada Caltafaraci, fra Agrigento e Favara.

L’imputato ha  dichiarato di aver fatto fuoco dopo essere stato precedentemente aggredito a colpi d’ascia alla testa.

I difensori hanno sempre sostenuto che Galiano avesse agito dunque, per legittima difesa.

Il pm, nel corso della requisitoria, aveva pure bacchettato il comportamento di amici e familiari: “Probabilmente – aveva detto – si sarebbe potuto evitare perché il conflitto fra loro era evidente, nessuno dei componenti delle due famiglie ha spinto a denunciare e, se fosse accaduto, magari ci sarebbe stato un esito diverso”.

L’imputato dovrà inoltre risarcire i familiari della vittima che si sono costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Calogero Raia.

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