Torna dopo il Covid il convegno sull’Andrologia. Il 26 e 27 novembre presente anche il presidente della Sia >Prof. Alessandro Palmieri

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Anche in tempo di pandemia, si rinnova il tradizionale appuntamento annuale della Sezione Siciliana della Società Italiana di Andrologia.  In occasione del XXII  appuntamento regionale, che segue quello del 2019,  stante la soppressione dell’evento 2020, a causa COVID, e che si terrà nella città dei templi numerose sono le tematiche che verranno dibattute nei due giorni: 26 e 27 novembre dell’evento. Presidenti dell’evento sono il dott. Michele Ruoppolo, direttore della Unità operativa di Urologia e di Andrologia di Agrigento e il dott. Paolo Panella del Cannizzaro di Catania, delegato regionale della Società italiana di Andrologia. Ospite d’onore il Presidente della SIA, il professor Alessandro Palmieri dell’Università Federico II di Napoli.

Il programma è ampio e variegato e comprende 6 sessioni di relazioni e discussione incentrate sulla chirurgia estetico-funzionale dei genitali, sulle novità della ricerca in campo andrologica, sulle terapie sia mediche che chirurgiche e strumentali della disfunzione erettile, nonché sulle lesioni dermatologiche degli organi sessuali . Nella mattinata di sabato si terrà un dibattito sulla problematica dell’infertilità e si farà il punto sulla procreazione medico assistita in Sicilia. Non mancheranno altri interessanti spunti sulla problematica sessuale nel paziente affetto da neoplasia urologica e le implicazioni del trattamento antiblastico sulla funzione erettile.

L’incontro permetterà anche un vivace confronto sulla metodica chirurgica dell’impianto protesico intracavernoso nel paziente impotente. L’Urologia di Agrigento diretta dal dott. Ruoppolo si è affermata negli ultimi anni come di centro di riferimento nazionale per l’implantologia peniena. Sono oltre 60 i pazienti che hanno potuto risolvere il loro grave problema di disfunzione erettile grazie all’ausilio della tecnologia. La protesi di pene rappresenta il trattamento d’elezione per la disfunzione erettile di grado severo. In questa condizione, una persona non riesce ad ottenere, con i farmaci o con le altre possibili soluzioni, una rigidezza sufficiente del pene per mantenere una relazione soddisfacente. La protesi peniena è un dispositivo medico che viene inserito all’interno del pene con il compito di ripristinare l’erezione grazie al riempimento di due cilindri di gomma che consentono all’organo maschile di ottenere la necessaria rigidità per un efficace penetrazione. Sono oltre due milioni i maschi italiani che soffrono di impotenza a seguito del diabete, di malattie cardiovascolari o di arteriosclerosi o a causa di malattie neurologiche oppure per abuso di alcool, tabagismo, terapie farmacologiche istituite per altre motivazioni patologiche. Esiste anche una forma di impotenza legata a pregressi  interventi chirurgici per neoplasie maligne della prostata della vescica e del retto. Su oltre 400000 pazienti che ogni anno potrebbero beneficiare dell’impianto protesico in tutt’Italia tuttavia solo poco più di mille si sottopongono all’intervento. La maggioranza dei pazienti pur desiderando di riprendere una vita affettiva e sessuale normale non si rivolge allo specialista andrologo sia per vergogna della patologia che per malcelata paura di una disapprovazione sia in famiglia che nella società. Molti pazienti sono invece scoraggiati dal costo dell’impianto. Difatti la maggior parte degli interventi viene eseguita presso strutture private ove il paziente deve farsi carico delle spese della protesi, della degenza , della sala operatoria e dell’equipe chirurgica. E i costi possono oscillare da 8000 euro fino a 25000 a seconda del tipo di protesi prescelto e della struttura ove eseguire l’impianto. Sono pochissime infatti le aziende ospedaliere ove è possibile effettuare l’intervento senza il minimo esborso da parte del malato. La Unità Operativa di Urologia e di Andrologia di Agrigento è fra queste.  In particolare noi accogliamo e operiamo numerosi pazienti provenienti da altre province siciliane e da altre regioni italiane, ma anche pazienti provenienti dal territorio agrigentino a cui garantiamo oltre che la massima professionalità e la sicura risoluzione dell’impotenza anche la massima discrezione e riservatezza durante il ricovero.

Un argomento che sarà ampiamente dibattuto fra i numerosi esperti del settore riguarda la procreazione medico assistita. Ogni anno in Italia oltre 70000 coppie infertili si rivolgono ai centri specialistici che sono oltre 350. In Sicilia esistono almeno 30 centri che praticano la fecondazione assistita in particolare nelle province di Catania, Messina e Ragusa. Saranno illustrate le più recenti tecniche di   selezione e di recupero degli spermatozoi cosi come le metodiche di preparazione sia del partner maschile che di quello femminile.

Uno spazio è riservato, all’interno del convegno alle lesioni cutanee dei genitali maschili e al loro potenziale di trasformazione maligna con particolare attenzione all’infezione da  papilloma virus e alle sue implicazioni nella genesi del carcinoma del pene. Si discuterà anche della opzione vaccinale nel maschio.

Nel corso dell’evento è stata inserita anche una lettura magistrale del professor Ficarra dell’Università di Messina sulle più recenti tecniche di preservazione della potenza sessuale in corso di intervento per tumore maligno della prostata. Ci sarà anche spazio per l’assegnazione del premio della società di Andrologia ad un valente esponente della scuola siciliana. Il tutto sotto l’egida della Omnia Congress che ha curato con la consueta e ben nota professionalità la realizzazione dell’evento in tutti i suoi aspetti. La cornice è quella dell’Hotel Della Valle di Agrigento a pochi passi dai templi dove i partecipanti al convegno potranno trovare adeguata e magnifica ospitalità.

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