Sicilia, appalti come nel 2007

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Viaggia a ritmo spedito l’aggiudicazione degli appalti in Sicilia. E’ stato recuperato il livello pre-crisi del 2008. I dati a confronto e l’intervento dei Costruttori edili dell’Ance.

L’aggiudicazione degli appalti in Sicilia ha superato omissioni e ritardi burocratici, e gli intoppi normativi. E adesso il ritmo è al livello pre – crisi economica del 2008. Secondo l’Osservatorio di Ance Sicilia, l’Associazione dei costruttori edili, delle gare bandite nel 2020, un anno dopo, nel 2021, ne risultano aggiudicate 1.049, pari al 58,47%, mentre non vi è più traccia di 745 bandi, il 41,53%. Quanto agli importi a base d’asta, su quasi 4 miliardi offerti al mercato, la cifra aggiudicata è stata poco più di 2 miliardi e 400 milioni di euro, il 62,30%. Dunque lungo il tragitto si sono smarriti per strada circa 1 miliardo e 500 milioni di euro, il 37,70%. E poi, la media dei ribassi di aggiudicazione si è ridotta in positivo al 22,56%. E il minor ribasso è marcato soprattutto nei bandi più consistenti, relativi a opere di importo superiore alla soglia europea: su 166 gare bandite nel 2020, ne sono state aggiudicate 122 nel 2021, il 73,49%. E 44 sono scomparse dai radar, il 26,51%. E dunque, su un importo totale di 3 miliardi e 450 milioni di euro, hanno raggiunto il traguardo 2 miliardi di euro, il 59,74%, e, invece, 1 miliardo e 400 milioni di euro hanno mancato l’obiettivo dell’aggiudicazione, il 40,26%. Tra il 2020 e il 2021 hanno reso prestazioni altrettanto positive gli Urega, ovvero gli Uffici regionali espletamento gare d’appalto: su 32 gare di propria competenza ne hanno aggiudicate 31, il 96,88%, e solo una no, il 3,12%. E poi, su circa 290 milioni di euro ne sono stati affidati 287 milioni, il 99,31%, e appena 2 milioni non sono stati aggiudicati, lo 0,69%. Per avere maggiore contezza del miglioramento è utile il raffronto con l’anno precedente, il 2019, quando le gare bandite nel 2019 sono state 1.976, e nel 2020 ne sono state aggiudicate 1.156, il 58,50%. E su 2 miliardi e 100 milioni di euro posti in gara nel 2019, alle imprese è stato assegnato molto meno, 948 milioni, il 43,41%, contro il 62,30% del 2020. L’Osservatorio di Ance Sicilia analizza poi in dettaglio le sole gare d’appalto pubblicate sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, che nel 2020 sono state 205 per 319 milioni di euro, e nel 2021 ne sono state aggiudicate 114, il 55,61%, per 173 milioni, il 54,20%. Sono invece naufragate 91 gare, il 44,39%, per 146 milioni di euro, il 45,80%. In compenso, la media dei ribassi di aggiudicazione è stata ulteriormente inferiore: 21,20%. A fronte di tutto ciò il presidente dei Costruttori edili siciliani, Santo Cutrone, commenta: “Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che l’efficienza delle stazioni appaltanti in Sicilia sia tornata ai livelli pre-crisi del biennio 2007-2008. Infatti, sempre in riferimento ai soli bandi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, facendo un confronto con gli anni precedenti, per ritrovare percentuali analoghe bisogna risalire al 2006, quando le gare aggiudicate furono il 55,36%. Riconosciamo il merito delle stazioni appaltanti e delle Commissioni aggiudicatrici per il buon lavoro svolto, anche se resta comunque ancora molto da fare, perché nell’attuale condizione di crisi del mercato delle opere pubbliche riuscire ad aggiudicare anche quel 40% che manca all’appello sarebbe sicuramente un notevole contributo alla ripresa del settore”.

(Angelo Ruoppolo – Teleacras)

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