Rebibbia Festival 2019 – rassegna di cinema, video, teatro e laboratori, dal 21 al 27 ottobre

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Come ogni anno la Festa del Cinema di Roma ospita il Rebibbia Festival proiezioni, incontri, laboratori che dal 21 al 27 ottobre coinvolgono la popolazione reclusa, fral’Auditorium del Carcere e l’Auditorium del MAXXI.

Il Rebibbia Festival è promosso da La Ribalta Centro Studi Enrico Maria Salerno, Fondazione Cinema perRoma, Provveditorato Regionale Carceri del Lazio. Colsostegno di MIBAC e Regione Lazio. In collaborazione con Rai Cinema, Clipper Media, Hikari Corporate (Fr.) con ilcanale franco-tedesco ARTE. Grazie alla disponibilità della Corte Costituzionale.

PERCHE’ IL CINEMA VA IN CARCERE

Il tempo vuoto della detenzione deve essere riempito diopportunità: istruzione, formazione, lavoro per chi sconta lapena. C’è anche spazio per il Cinema, capace di illuminare l’oscurità oltre le sbarre. Cinema da vedere, cinema da realizzare: quest’anno il filo rosso del Rebibbia Festival è proprio l’immagine del carcere e dei suoi ospiti dolenti, vistaattraverso lo sguardo dei cineasti.

PROGRAMMA aperto al pubblico esterno al carcere

21 ottobre 2019 dalle 17,30 alle 19,30 – Auditorium del MAXXI

Focus su Il Cinema Italiano racconta il Carcere – 1955/2019

Un incontro che alterna brevi clip di celebri film e riflessionisul tema, coordinato da Mario Sesti, con Giuliano Amato(Giudice costituzionale), Carmelo Cantone (Provveditorealle Carceri del Lazio, Abruzzo e Molise), Fabio Cavalli(Regista). Attraverso un veloce montaggio per titoli e temi,curato da Nicola Calocero e Tommaso Sesti, si getta losguardo oltre le mura delle prigioni, su un vero e propriofilone cinematografico “di genere”. Da Accadde alpenitenziario di Giorgio Bianchi (1955), con Aldo Fabrizipoliziotto penitenziario, attraversando i decenni con titolicome Detenuto in attesa di giudizio di Loy, Mary per sempredi Risi, Cesare deve morire dei Taviani, per arrivareall’attualità di Viaggio in Italia la Corte Costituzionale nelleCarceri di Cavalli (2019), con la testimonianza diretta diGiuliano Amato nell’incontro coi ragazzi e le ragazze dicamorra, nell’ “Isola Prigione” di Nisida. L’ingresso è libero.

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24 ottobre 2019 ore 16:00 (ingresso pubblico ore 15:00) – Auditorium di Rebibbia N.C.

Anteprima europea del docufilm per il canale franco-tedesco ARTE

Prison de Rebibbia. L’évasion par le théâtre [sottotitoli in italiano], regia di Marie David.

Basato sul lavoro teatrale di Laura Andreini SalernoIstruzioni di volo”, con i detenuti-attori del Carcere di Rebibbia. Regista teatrale assistente Giuditta Cambieri. Produzione Hikari Corporate. Interverranno la regista, ilcorrispondente di ARTE in Italia Salvatore Aloise e l’interocast (Progetto di inclusione sociale PREXIT– Regione Lazio). Arte, rete televisiva europea dal 1992, trasmette ogni giorno, nel programma Arte Regards (Sguardi), un reportage su un’iniziativa europea ragguardevole. Un tuffo dentro realtà inedite. L’Europa in tutta la sua diversità. All’interno di questo programma abbiamo realizzato un reportage dedicato all’esperienza teatrale con i detenuti di Rebibbia Nuovo Complesso, curata dalla Associazione La Ribalta – Progetto Prexit. Attraverso il lavoro della regista Laura Andreini Salerno, della regista assistente Giuditta Cambieri e della collaboratrice Francesca Di Giuseppe, del personale dell’Istituto penitenziario e dei detenuti della Compagnia G8, proviamo a mettere in luce la particolarità e l’importanza di questa iniziativa.  Che cosa può offrire ai detenuti, isolati dietro le sbarre? Quali possono essere i benefici per tutta la società? L’arte teatrale è un’apertura sul mondo, sulla letteratura, sulla collettività. Richiede di lavorare insieme, di sottoporsi ad un certo rigore nel gioco scenico.  

Ingresso libero accreditamento obbligatorio alla mail rebibbiafestival@gmail.com

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27 ottobre 2019 ore 16:00 (ingresso pubblico ore 15:00) – Auditorium di Rebibbia N.C.

Il Presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanziincontrerà i detenuti e le detenute ad un anno dalla partenzadel Viaggio della Corte nelle carceri. L’occasione è lapresentazione ufficiale ai reclusi molti dei quali protagonisti del Viaggio in Italia la Corte Costituzionale nelleCarceri, di Fabio Cavalli, prodotto da Clipper Media con RaiCinema.

Pensando alla realizzazione di un docu-film che racconti l’incontro fra i Giudici della Corte Costituzionale e le Carceri italiane – racconta il regista Fabio Cavalli – mi è tornato in mente il “Viaggio in Italia” di Guido Piovene: un reportage prima radiofonico per la RAI, poi in volume, sul finire degli anni ’50. L’Italia è molto cambiata. Ma c’è una cosa che tiene insieme le generazioni: la Carta Costituzionale. Poco se ne parla, eppure è la legge fondamentale che dà forma alla nazione ed incide sulla vita di ciascuno di noi. Anche sulla vita dei cittadini detenuti. Per questo docufilm ho provato ad assumere il punto di vista di Piovene: andare a scoprire davvero quello che si crede illusoriamente di conoscere. Aprire lo sguardo sugli aspetti della realtà che non stanno in luce, coperti dal bagliore dei rilievi; trovare l’ombra nel tuttotondo. Storie di viaggi e incontri; uomini, donne, persone uniche e comuni (i Giudici, i Carcerati, il Personale penitenziario …); storie di luoghi inaspettati (le Carceri, il loro habitat architettonico e il loro contesto antropologico); e storie di paesaggi visivamente potenti, il loro spirito profondo, quello che il tempo disegna, incidendo anche lo spirito del popolo che li abita. Ho potuto usare qualsiasi mezzo di ripresa per disegnare i rilievi del nostro Paese, sorvolando coi droni il maestoso Palazzo della Consulta e i cieli sopra le carceri. Genova-Marassi: il carcere e lo stadio di calcio appaiati, che portano lo stesso nome e condividono le stesse tifoserie esultanti, una libera l’altra reclusa;  Napoli con l’incantevole atollo vulcanico che ospita il carcere di Nisida, coi ragazzi e le ragazze di camorra; l’immenso assolato carcere di Lecce, prigione per donne di malavita; Terni con lo strazio dei “fine pena mai”; Milano-S.Vittore, monumentale come un Pantheon inaccessibile in mezzo alla città; Firenze-Sollicciano: un’immensa costruzione disegnata come un giglio di cemento, inquietante in mezzo al nulla; e Rebibbia, con le detenute-madri e i loro bimbi innocenti e carcerati. Poi, tappa dopo tappa, dai cieli siamo scesi giù, nel profondo delle celle e nei loro sotterranei, accompagnati da un Agente penitenziario che ha fatto da Caronte in questo viaggio iniziatico. Occorreva dare tridimensionalità alla Costituzione della Repubblica Italiana, attraverso i punti di vista dei suoi custodi ed interpreti: i Giudici. E fare altrettanto con quel “sistema della pena”, tanto evocato, vilipeso o invocato, e, fondamentalmente, sconosciuto. Da una parte gli uomini e donne dell’Istituzione; dall’altra gli uomini e donne e ragazzini minorenni che l’Istituzione l’hanno violata. Il loro incontro getta un po’ di luce fra le ombre. Un incontro per me emozionante, un’avventura fra storie umane incredibili, dolorose, paradossali, umanissime. Un film sugli sguardi dei Giudici e dei Detenuti. Fra il prima e il dopo l’incontro c’è una differenza ben visibile negli sguardi. La stessa differenza che spero di leggere negli sguardi degli spettatori all’uscita dalla proiezione”.

L’ingresso è libero con accreditamento obbligatorio a rebibbiafestival@gmail.com

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