24 ore dopo aver violato i divieti d’ingresso nelle acque territoriali italiane, la Sea Watch non ha ancora un porto dove attraccare e sbarcare i 42 migranti soccorsi due settimane addietro a largo della Libia. La nave olandese e con equipaggio tedesco è ancorata a circa un miglio dalla banchina di Lampedusa e, al momento, né Guardia Costiera né Guardia di Finanza hanno ricevuto indicazioni affinché la situazione possa sbloccarsi rapidamente. Le soluzioni possibili, scartando ovviamente l’ipotesi che la Sea Watch si allontani da Lampedusa alla ricerca di un porto diverso, sono al momento due: quella prospettata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, vale a dire un accordo ‘diplomatico’ con l’Unione Europea per la ridistribuzione dei 42 migranti che coinvolga Olanda e Germania, o un provvedimento di sequestro della polizia giudiziaria o dell’autorità giudiziaria. Al momento però non è stata formalizzata alcuna denuncia né nei confronti della capitana Carola Rackete, né dell’equipaggio.
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