Nostalgia canaglia di Giovanni Parisi: la cuccìa e la festa di Santa Lucia

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La mattina del 13 dicembre, mia Nonna (a za maricchia) scendeva prestissimo, a piedi dal “POIO” (quartiere san Michele) dove abitava e ci portava la “Cuccia” ancora calda. Era una tradizione che mia nonna tutti gli anni preparasse la Cuccia d santa Lucia e dopo la portasse a casa nostra e alle sue vicine di casa.
prima di andare a scuola quel giorno facevamo colazione con la Cuccia condita con zucchero e un po’ di ricotta freschissima.
Dopo la morte di mia Nonna avvenuta nel 1963 mia madre continuò la tradizione tramandata da sua madre. Per preparare la cuccia occorrevano almeno tre giorni. Gli ingredienti: il frumento e i ceci prima si pulivano dalle impurità, poi si mettevano in capienti pentole in acqua per farli ammorbidire e la sera prima si mettevano dentro una pentola sul fornello a gas e per diverse ore. la mattina quando era pronta si mangiava nelle ciotole con zucchero e ricotta e il resto mia madre la distribuiva ai vicini di casa. La festa di santa Lucia era molto sentita i quegli anni. La tradizione voleva che oltre la preparazione della cuccia quel giorno, essendo bandita la consumazione di pane e pasta, a pranzo e a cena in tutte le case si doveva mangiare il riso. A pranzo il riso bollito con la salsa di pomidoro con cipollette e broccolo, a cena le arancine con il ragù. Di fatto la festa di santa Lucia era il vero prologo alle feste natalizie che allegramente si passavano in famiglia fino al giorno della befana. Nessuno quel giorno comprava pane e consumava pasta. La devozione alla santa che protegge la vista era molto sentita e tra un misto di religione e superstizione il popolo rispettava la regola imposta negli anni. Oggi tutto è cambiato in meno di 40 anni, pochissime persone fanno la cuccia. Il mercato ha imposto ormai la cuccia venduta dalle pasticcerie come un dolce tipico della giornata. La cuccia semplice quasi nessuno la mangia più. Ci sono tantissime varianti: con il miele o con il cioccolato e con i canditi e ricotta. A pranzo e a cena quasi nessuno rispetta più la regola del digiuno della pasta e del pane e altri farinacei. La tradizione ormai è solo commerciale. Tutti a mangiare le arancine in diverse combinazioni. Il riso bollito con lo squisito sugo di pomidoro, cipollette e broccolo rosso fa parte dei lontani ricordi di noi over sessanta.

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One Thought to “Nostalgia canaglia di Giovanni Parisi: la cuccìa e la festa di Santa Lucia”

  1. Paola

    È importante tramandare le tradizioni dei nostri nonni per
    contrastare l’aridità di questo nuovo mondo. Grazie Giovanni Parisi di questo piacevole ritorno al passato

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