Mentre ancora litigano (non hanno altro da fare…) sulla posa del Telamone, Agrigento ha vissuto domenica scorsa una delle più grandi operazioni di marketing

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Forse qualcuno ancora non ci crede, ma tuttologi, Architetti, Archeologi, meccanici, portieri di stabili e infermieri continuano a disquisire sulla validità dell’opera in questione, e cioè la posa del Telamone, la Valle dei Templi ha vissuto ieri uno dei momenti più magici della sua storia. Una spettacolare operazione (ma non solo) di marketing i cui numeri, mai esistiti fino a ieri, hanno conclamato l’eccezionale iniziativa posta in essere dall’Architetto Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi.

Pietre vere, pietre falsi, troppo alto, troppo basso, bocca brutta, bocca bella, piedi storti, piedi dritti, bacino da sistemare, qualche dente cariato e, forse. una…sciatica da curare immediatamente (povero Gigante!). Insomma, tutto materiale per coloro che hanno ben poco da fare, tra pensionati, falliti, in procinto di pensione e tuttologi (che ne sanno una meno del diavolo…), i quali continuano ancora a rompere i maroni sulla reale fattibilità di questa realizzazione. Si, ancora!

Agrigento, grazie a questa brillante operazione, ha vissuto tre giorni di notorietà in tutto il mondo e non a caso i numeri registrati ieri nella sola giornata di domenica sono davvero strabilianti.

Una strategia, a pochi mesi dal quel famoso 2025, che ha funzionato alla perfezione e che è stato solo l’inizio di un anno durante il quale ne vedremo davvero delle belle. Ovviamente le cose belle sono solo ed esclusivamente per chi ama questa città, per chi vuole viverla, per chi adora i nostri monumenti e soprattutto per chi sta puntando verso Agrigento Capitale. Detrattori, odiatori, miseri e tuttologi, però, avranno a che fare contro queste notizie straordinarie che proiettano Agrigento nel gotha mondiale del Patrimonio dell’Umanità. Notizie certamente non belle per coloro i quali, al contrario, vorrebbero il fallimento di Agrigento 2025, fanno le macumbe, vogliono la disfatta e vogliono persino l’arresto, oltre che di tutti, anche del nuovo Telamone eretto giovedi scorso ma che già ha lasciato la sua magia ed il suo fascino a migliaia, migliaia e migliaia di visitatori rimasti folgorati dalla bellezza di quel Gigante che si erge verso il cielo con tutta la sua imponenza, ignari del fatto che mentre loro hanno gioito, altri hanno svuotato in poche ore le farmacie agrigentine privandole di uno dei prodotti più incisivi in caso di semi spappolamento del fegato. il Maloox.

E di queste drammatiche giornate (per loro, ovviamente) ne susseguiranno a iosa prima di centrare l’obiettivo che si chiama Agrigento 2025. Dunque, cuore in pace.

Al Parco, nella persona del suo Direttore Sciarratta, vadano i complimenti di una operazione che tutti hanno creduto e solo pochissimi (un pugno…) sperava che il Telamone venisse giù subito dopo essere elevato pronto ad abbracciare il cielo e i visitatori.

Maledetti questi visitatori, ce ne fosse uno solo scontento…

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