Menfi, “13enne fatta prostituire dalla madre”, si attende il Riesame

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Inizieranno il prossimo 29 marzo le udienze del Tribunale del Riesame a cui si sono rivolti i sei indagati, finiti in carcere o ai domiciliari, coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Sciacca inerente presunti abusi sessuali in danno di una ragazzina di appena 13 anni.

Una seconda udienza è stata fissata anche per giorno 1 aprile.

Le difese di tutti gli indagati hanno presentato istanza di revoca delle misure cautelari per i loro assistiti.

La storia coinvolge, una minore finita nelle grinfie della stessa madre che, sotto compenso e minacce, secondo l’accusa, l’avrebbe fatta prostituire con estranei, gente dai 18 ai 69 anni. Le accuse sono gravissime: induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati (poiché consumati ai danni di una vittima quattordicenne). 

Oltre la madre sono finiti in manette anche i “clienti” della ragazzina: si tratta di Pietro Civello, 60 anni di Gibellina, Viorel Frisan, 37enne di Gibellina, Calogero Friscia, 25enne di Menfi, Vito Sanzone, 43 enne di Menfi e Vito Campo, 69enne di Menfi.

Ora le difese che attendono l’esito dei ricorsi presentati con il Tribunale del Riesame che dovrebbe decidere nel merito entro questa settimana.

 

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