Il Tribunale di Marsala ha condannato a 15 anni di carcere l’imprenditore edile di Castelvetrano, Nicolò Clemente, 53 anni, imputato di associazione mafiosa. La Procura ha proposto 20 anni di reclusione. E’ stata esclusa l’aggravante del “ruolo direttivo” in seno a Cosa Nostra, ma, al termine della condanna, Clemente (per il quale è stata disposta la confisca di beni, società e conti correnti) dovrà scontare tre anni di libertà vigilata. Alle indagini sono state da impulso le dichiarazioni rese dal defunto collaboratore di giustizia, Lorenzo Cimarosa, cugino acquisito di Matteo Messina Denaro, e in misura minore anche quelle rese dall’imprenditore Giuseppe Grigoli.
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