Il virus “uccide” i bar, in Italia in 7 mila hanno chiuso

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Le misure straordinarie varate dal governo a sostengo degli esercenti hanno certo tamponato una situazione difficilissima fra lockdown forzati, regole draconiane, cambi di abitudini, smart working e crisi economica. Ma il quadro rischia di diventare ora più fosco considerando soprattutto l’attuale livello dei prezzi che inevitabilmente inciderà sulla propensione al consumo degli italiani. Tensioni inflattive che il conflitto in Ucraina rischia, se non di inasprire, certo non diminuire, ancora per molti mesi.

L’inflazione infatti, che inizia a farsi sentire anche al bar con l’incremento dei prezzi della “tazzina” e di altri prodotti, non è più quel fenomeno “temporaneo” previsto in un primo momento.

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