Il prefetto Caputo rilancia nell’Agrigentino il decreto Conte del 4 marzo

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A seguito del nuovo decreto dello scorso 4 marzo emanato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte sulle nuove misure da adottare per prevenire la diffusione del coronavirus, il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, ha presieduto un vertice con le Forze dell’ordine e le Autorità sanitarie agrigentine.

A conclusione, lo stesso prefetto Caputo afferma: “Attualmente la provincia di Agrigento è considerata priva di fattori di preoccupazione sul piano epidemiologico, e gli agrigentini devono attenersi alle disposizioni attuate dal nuovo decreto. Le persone appartenenti alle categorie maggiormente esposte come gli anziani o quanti sono affetti da patologie croniche o in stato di immunodepressione congenita o acquisita devono evitare di uscire, al di fuori dei casi di stretta necessità, evitando comunque i luoghi affollati nei quali si è impossibilitati a mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Per quanto riguarda la gestione degli ospedali è stata richiamata l’attenzione su due novità introdotte dal decreto per rafforzare la prevenzione del contagio nei confronti delle persone che accompagnano i pazienti o che si recano in visita agli ammalati. Per quanto riguarda gli accompagnatori dei pazienti, il decreto del 4 marzo ha introdotto su tutto il territorio nazionale il divieto di permanere nelle sale d’attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e nei pronto soccorso. In merito all’accesso di parenti e visitatori nelle strutture ospedaliere e di lungodegenza, nelle residenze sanitarie assistite e nelle strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è già in vigore la disposizione per cui l’accesso deve essere limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezioni. Dunque invitiamo tutti gli agrigentini a volersi attenere alle disposizioni il cui scopo è unicamente quello di contribuire a proteggere la salute di tutti”.

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