Il mondo culturale piange il prof. Nuccio Ordine

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Il mondo accademico ed umanistico piange il professor Nuccio Ordine, 64 anni, docente di letteratura Italiana presso l’Università della Calabria. Amatissimo dai sui studenti che oggi sgomenti hanno appreso la notizia che ha lasciato tutti addolorati e senza parole. Aveva accusato un malore nei giorni scorsi, un mal di testa forte, poi aveva perso conoscenza e dopo la terapia intensiva non ce l’ha fatta.

Ci lascia uno dei più grandi intellettuali del nostro tempo, conosciuto presso gli atenei di tutto il mondo. Filosofo, saggista, teologo, calabrese fiero di insegnare all’università della Calabria, recentemente insignito del premio Principessa delle Asturie 2023 per la Comunicazione e le Scienze umane, ha sempre difeso il “sapere” a discapito dei titoli di studio conseguiti semplicemente per “fare soldi”.

Insegnava ai ragazzi a coltivare le loro passioni, ad inseguire il sogno e a temprarsi attraverso le difficoltà.

Diceva:

se si studia con passione, si riesce sempre. Impegnatevi ragazzi, perché sarete gli arbitri della vostra vita. E anche se la via della passione è sempre la via più difficile da seguire, poi vi darà delle ricompense straordinarie”.

La stessa passione che ha messo in tutto quello che ha fatto, dagli studi perenni all’insegnamento.

Oggi lo ricordano così:

Io conseguii un dottorato di Ricerca all’Unical ed ebbi modo di conoscerlo ed intrattenermi con lui tante volte.

Ne ho sempre apprezzato l’autenticità, la semplicità, la disponibilità; le sue riflessioni, i suoi suggerimenti, i suoi trattati sono un autentico faro.

Adolfo Adamo autore attore regista

Apprezzavo la sua grande cultura,  e mi entusiasmavo al pensiero che rendesse internazionale la fama della mia università. Ma ciò che davvero ho amato,  che mi ha fatto sentire \”letta dentro\”,è l\’idea che si debba scegliere cosa studiare seguendo le ragioni del cuore.  Perché io avevo fatto così.  L\’idea che solo studiando con passione e per passione, si possa eccellere.

Il pensare che le materie non immediatamente utili, o meglio utilitaristiche, siano quelle che davvero ci restituiscono il senso di essere uomini e donneo.

Livia Blasi giornalista
vice caporedattore della Sede Rai della Calabria

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