Grazie presidente Schifani, Agrigento aveva proprio bisogno di una persona come lei, la sogna ogni notte! Per quanto riguarda una intera provincia se ne può tornare anche a casa, nessuno sentirà la sua assenza

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Ecco cosa fa un presidente della Regione dopo che i siciliani lo hanno votato speranzosi di dare una svolta a quello che da sempre è stato un grave cruccio nella nostra terra, cioè il distruttismo, e che invece… tutto cambia ma nulla cambia. Cambia soltanto il nome dell\’eletto.

Sembrava che ci fossimo liberati da Vito Riggio, mille volte presidente dell\’Enac e grandissimo ostacolatore della realizzazione dell\’aeroporto ad Agrigento (adducendo come motivazioni del no con una serie di minchiate), ed ecco sbocciare come un fiore Renato Schifani, presidente della Regione il quale, invece di sbracciarsi le maniche ed andare a reperire soldi e situazioni atte a favorire la realizzazione della struttura, si siede in poltrona e dichiara: \” Non basta soltanto realizzare un aeroporto, ma occorre anche analizzare la sostenibilità finanziaria di quell’area aeroportuale, e che sia accompagnata da una progettazione che abbia una certa autonomia finanziaria e che non debba basarsi solo sui contributi pubblici”.

Bravo presidente, ha scoperto l\’acqua calda! Bravissimo davvero! Aspettavamo tutti lei!

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Schifani ha forse dimenticato come, ad esempio, la compagnia Ita, ex Alitalia, è stata più volte rifinanziata con carovanate di centinaia e centinaia di milioni di euro dei contribuenti italiani in quanto incapace di gravitare nel mercato. Come si fa a dimenticare che in Italia esistono aeroporti che fanno pochissime decine di passeggeri l\’anno, eppure Riggio e Schifani non gridano allo scandalo: Crotone, Salerno, Parma, Brindisi, Grosseto, Bolzano sono alcuni esempi di aeroporti assolutamente fallimentari, poco utilizzati e che le perdite sono a vista d\’occhio. Eppure nessuno si pone il problema di chiuderli!

Quando si parla della Sicilia, ogni pelo deve necessariamente diventare una trave. Ed ecco la trave che ha posto il presidente Schifani: non solo contributi pubblici ma anche autonomia finanziaria. Chi ha detto a Schifani, improvvisato \”tecnico del volo e di statistiche aeroportuali\”  che Agrigento non potrebbe avere autonomie economiche proprie? Chi ha detto a Schifani che i numeri dei passeggeri l\’anno non sarebbero confortanti (mai e poi mai risulterebbero ancora peggiori rispetto agli aeroporti che abbiamo elencato sopra)? Quale Mago Omar gli ha suggerito questi dati? Come fa a prevedere una cosa del genere? Ma Schifani lo sa che esiste la mafia degli aeroporti e che in Sicilia capeggiano Catania e Palermo, nonostante il traffico congestionato delle due strutture? Chi ha detto a Schifani che nel momento in cui si decide seriamente di realizzare l\’aeroporto ad Agrigento, il giorno dopo almeno dieci compagnie aeree non vengono a piombare ad Agrigento  per acquisire quote di partecipazioni per tenere in vita la struttura (come ha fatto Rayanair a Trapani…)? Chi ha detto a Schifani che Tour Operator di tutto il mondo non comincino a realizzare pacchetti straordinariamente esclusivi per milioni di turisti ai quali verrà proposto, in meno di un\’ora di volo, l\’abbraccio tra le antiche bellezze greche con il Patrimonio dell\’Umanità della Valle dei Templi?

Ecco chi è Schifani; invece di incatenarsi dinnanzi la sede dell\’Anac per realizzare la struttura aeroportuale ad Agrigento, allarga le braccia e spezza un sogno che dura almeno da mezzo secolo.

Anzi la gioia di Schifani (leggete che cose straordinarie) viene espressa proprio in questi giorni nel corso di una intervista. Ha detto: \”Chiamerò i dirigenti dell\’Anas perchè entro dicembre 2024 la Palermo Agrigento deve essere ultimata!\”

Sti cazzi direbbe qualcuno! Ancora altri due anni di inferno dopo che ne abbiamo passati quasi dieci tra una imprecazione e l\’altra?

E la Sicilia aveva proprio bisogno di un presidente così?

Ci perdoni il presidente, ma noi ne facciamo allegramente a meno della sua poco significante presenza nel posto più alto di Palazzo d\’Orleans.

Se torna a casa a fare il nonno forse otterrà migliori e magnifici risultati…

 

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3 Thoughts to “Grazie presidente Schifani, Agrigento aveva proprio bisogno di una persona come lei, la sogna ogni notte! Per quanto riguarda una intera provincia se ne può tornare anche a casa, nessuno sentirà la sua assenza”

  1. philips

    Condivido appieno il tuo articolo, ma già ieri avendo sentito le cazzate dette da Schifani, ( per me non presidente) dopo quanto affermato dall’ordine degli architetti e dalla disponibilità degli stessi di collaborare per la realizzazione dell’aeroporto, arriva la doccia fredda.. Bravo non presidente, ma lei ( minuscolo) fa parte della cordata Riggio aeroporti di Palermo e Catania? Sicuramente si, allora continua ad essere il mio non presidente e sicuramente di tutta la provincia di Agrigento. .

  2. Piero Hamel

    Siamo alle solite , probabilmente ci ha messo lo zampino il solito Riggio , quello ,per intenderci , che dopo che si è pretesa ( in sede di conferenza di servizi Regionale )una relazione economicofinanziaria aggiuntiva ,per giustificare la sostenibilità economica della gestione ,forse , l’ha letta distrattamente e non si è accorto che l’equilibrio economico era certificato dalla KPMG infatti, se ci fosse stato un cofinanziamento pubblico nella sola realizzazione dell’opera .L’equilibrio economico teneva anche conto del costo di gestione della torre di controllo ( caso più unico che raro in Italia ). Chissà se questo è stato comunicato al Presidente oppure se si continua a giocare sugli equivoci dando per scontato che non ci sarebbe l’equilibrio economicofinanziario .Riguardo un eventuale finanziamento ( e quindi investimento e non gestione ) l’importo del quale parliamo equivale a qualche chilometro di autostrada e ad una piccola cacca di mosca rispetto ai miliardi di euro finanziati ,ogni anno ,grazie all’ENAC , a tutti gli aeroporti d’Italia , nessuno escluso . Continuamo a confidare in una giustizia sociale che ,finora , si è dimenticata di questa martoriata terra .

  3. Pippo o Giuseppe

    In effetti, è desolante . . . Nessun altro commento . . .

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