Giovanni Barreca, continua la sua lotta contro il diavolo anche dentro il carcere

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Giovanni Barreca, dopo gli omicidi della moglie Antonella Salamone, originaria di Aragona, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 16 e 5 anni, perfino dietro le sbarre avrebbe continuato a vedere il demonio. Nei giorni scorsi, nonostante fosse in isolamento, aveva sentito alcuni lamenti provenire da un vicino di cella, proponendo di compiere un esorcismo. Per questo motivo, sarebbe stato allontanato.

Gli agenti della polizia penitenziaria di Palermo lo hanno prelevato venerdì sera in tutta fretta per portarlo nel carcere di Enna. Nemmeno il suo avvocato, Giancarlo Barracato, era stato messo al corrente del trasferimento urgente. Ufficialmente Giovanni Barreca ha dovuto lasciare la sua cella nella Casa circondariale Pagliarelli per essere ospitato in una struttura con una popolazione ridotta che possa garantirgli un controllo e un’assistenza migliore.

In realtà, Barreca, accusato di avere sterminato la famiglia con la complicità della figlia e di Sabrina Fina e Massimo Carandente, nella strage avvenuta nella villetta di Altavilla Milicia, potrebbe aver provocato il risentimento di qualche altro detenuto ospite dell’istituto di pena.

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