“Finanziaria”, è assalto alla diligenza

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Da 17 a circa 100 articoli: il disegno di legge sulla finanziaria regionale si appesantisce di fondi e contributi rispetto alla proposta del governo. I dettagli.

Sono stati 17 gli articoli del disegno di legge sulla finanziaria della Regione Siciliana per il 2023 che il governo Schifani ha trasmesso all’Assemblea Regionale poco prima di Natale. Adesso, dopo una maratona di tre giorni, il testo partorito dalla Commissione Bilancio ne conta un centinaio, tra raffiche di emendamenti sia da parte della maggioranza che dell’opposizione. E si profila il rituale assalto alla diligenza, per una pioggia di soldi. Le agenzie tra l’altro citano: 100 mila euro per l’anniversario dell’operazione Husky con lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel ’43, altri 100 mila euro per il restauro della Casa del Cavaliere Cammarata, un monumento nel rione Maregrosso a Messina. E poi 100 mila euro all’associazione Rugby ‘I Briganti’ onlus con sede a Catania, poi 100 mila euro per la Festa e il Palio dell’Ascensione di Floridia, in provincia di Siracusa, e 75 mila euro per il festival internazionale dei Fuochi pirotecnici di Gualtieri Sicaminò, in provincia di Messina. La manovra, da oltre un miliardo di euro, sarà incardinata in aula lunedì prossimo. L’intendimento è approvarla entro l’8 febbraio. Tra gli articoli vi sono anche fondi per i precari della Regione, tra Asu, Pip e Forestali. L’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, spiega: “L’articolo 4 riguarda i forestali e formalizza gli adeguamenti contrattuali da tempo attesi. L’articolo 6 prevede l’integrazione oraria dei lavoratori Asu, così come promesso dal governo Schifani. Infine l’articolo 7 introduce l’integrazione dei salari dei lavoratori RMI e PIP, di fatto raddoppiandoli in linea ai parametri Istat. Diamo così risposte concrete ed efficaci al mondo del precariato che, per la Regione, deve essere risorsa e non un peso”. Antonio David, operaio e responsabile del sito Forestali News, replica: “E’ un fattore positivo per migliaia di operatori del settore che fra tantissime difficoltà prendono atto di un ‘contentino’. Certamente è bene accetto l’adeguamento contrattuale dovuto a tutti noi forestali dopo anni di disparità anche rispetto ai colleghi delle altre regioni con una non applicazione del contratto nazionale, ma non è questo ‘contentino’ che ci aspettiamo dalla nostra Regione. Si attende un mossa concreta sul versante stabilizzazione”.

Giuliana Miccichè

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