Finanziaria: barometro a tempesta

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Le forze d’opposizione all’Assemblea Regionale invocano un rinvio della discussione generale sulla finanziaria. Oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti.

Si prospetta l’incubo dell’esercizio provvisorio di bilancio all’Assemblea Regionale qualora la finanziaria non sia approvata entro il termine ultimo del 31 dicembre. La manovra è stata incardinata in Assemblea e alle ore 19:59 di oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Mercoledì inizierà il dibattito, ma è insorta una condizione di stallo dopo che le forze d’opposizione, tramite una lettera inviata al presidente di Sala d’Ercole, Gaetano Galvagno, hanno invocato un rinvio della discussione generale sulle manovre contabili. A fronte di ciò è intervenuto con determinazione l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, contro l’ipotesi di dilatare ancora di più i tempi di esame e di approvazione al contrario di quanto invece deciso in conferenza dai capigruppo.

Falcone ha denunciato: “Malgrado la nostra mano tesa sull’imminente approdo in Aula della Finanziaria, ci spiace dover prendere atto di una rinnovata volontà ostruzionistica da parte delle opposizioni. Metteremo la manovra al riparo da qualsiasi tentativo di osteggiarne l’approvazione”. Nella loro lettera a Galvagno, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Sud chiama Nord di Cateno De Luca, tra l’altro hanno scritto: “Si rinvii la discussione generale fino a quando il presidente Schifani non verrà a riferire in Aula sulla consistenza e destinazione delle risorse extra regionali disponili per fare la manovra, e che oggi rappresentano la quasi totalità delle disponibilità regionali da destinare alle spese per investimento e che noi non conosciamo. Già durante la seduta della Commissione Bilancio i componenti non sono stati messi nelle condizioni di poter avere tutte le informazioni richieste durante l’iter dei lavori e necessarie per un esame compiuto e approfondito dei testi legislativi proposti dal governo”.

E a tal proposito, l’assessore Falcone ha subito ribattuto: “Tirare in ballo le fonti di finanziamento extraregionali è insensato e non offre alcun contributo, se non di riesumare sterili logiche dilatorie. La finanziaria si basa unicamente su fondi regionali”. Nel frattempo, il primo a tentare un approccio costruttivo con l’opposizione è stato il capogruppo della Democrazia Cristiana, Carmelo Pace. Il deputato di Ribera ha lanciato un appello agli alleati del centrodestra: “Raggiungiamo un accordo con le opposizioni per scongiurare l’esercizio provvisorio. Galvagno, di concerto con il governo, trovi la condizione politica per condividere la finanziaria anche con le opposizioni”. E la volontà di dialogo di Pace è stata accolta e condivisa dal coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vice presidente vicario dell’Assemblea, Nuccio Di Paola, che ha sottolineato: “Anche la maggioranza comincia a capire che il muro contro muro gioca solo contro gli interessi dei siciliani. Galvagno ne prenda atto e si adoperi perché alla legge arrivi pure sostanzioso il contributo indispensabile delle opposizioni”.

Giuliana Miccichè

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