Finanziaria al rush finale

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Domani, con l’avvio della discussione generale, inizia il rush finale verso l’approvazione della finanziaria. I dettagli su alcuni provvedimenti di rilievo.

Inizia il rush finale per l’approvazione della finanziaria della Regione Siciliana da 16 miliardi e 500 milioni di euro. E’ una manovra scritta a quattro mani da maggioranza e opposizione, con ampie intese incoraggiate dal presidente, Renato Schifani, e dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone. Domani, martedì 8 febbraio, sarà avviata la discussione generale, e il voto in Aula sarà il primo vero banco di prova per il governo. Il fine prioritario del disegno di legge è fronteggiare gli effetti economici determinati dal vertiginoso aumento dell’inflazione. Al netto di alcuni finanziamenti “marchetta” o “mancetta”, come li si suole definire, ovvero soldi destinati a iniziative più o meno discutibili e in odor di clientela elettorale, non mancano provvedimenti di sostegno al reddito e all’occupazione, e di contrasto alla povertà. Ad esempio, 10 milioni di euro per contrastare le condizioni di indigenza, 10 milioni di euro per un finanziamento di 40.000 euro a fondo perduto alle coppie che ristrutturano la loro prima casa, l’istituzione del Fondo famiglia per consentire l’erogazione di un contributo regionale di 1.000 euro per le famiglie a basso reddito con almeno tre figli a carico ed altri 200 euro per ogni figlio in più oltre il terzo, e l’erogazione di un contributo ‘una tantum’ per le famiglie in difficoltà sottoposte a sfratto esecutivo. Poi, in ambito occupazione, le piccole e medie imprese che nel corso dell’anno 2023 assumono a tempo indeterminato o trasformino i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, beneficeranno di un contributo massimo di 30.000 euro nell’arco del triennio per ciascun lavoratore. Un ulteriore contributo da 10.000 euro è previsto per le assunzioni di donne o di over 50. E poi un aumento del contributo per le borse di studio per gli specializzandi nelle discipline sanitarie, per un ammontare di circa 7 milioni di euro nei prossimi tre anni. E poi un milione e mezzo di euro per il sostegno della natalità per le famiglie a basso reddito, il sussidio ai circa 4mila lavoratori Asu da 600 a 1.200 euro al mese, l’adeguamento dei contratti per 17000 forestali e 11000 regionali, l’adeguamento Istat per 2500 Pip e mille soggetti con reddito minimo di inserimento, e 200 milioni di contributi per i Comuni mediante l’istituzione di un Fondo di progettazione per la Regione e gli enti locali. Infine i contributi per i teatri: lo Stabile di Catania incassa 2,3 milioni di euro, il Teatro Massimo Vincenzo Bellini 14 milioni, poi 4 milioni e mezzo per il teatro di Messina, 2,8 milioni al Biondo di Palermo, quasi 7 milioni per il Teatro Massimo di Palermo.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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