Ecco le spese per la Sagra del Mandorlo in fiore; adesso vedrete imperversare i nani agrigentini (i maghi del salame ungherese) e gli sceriffi declassati a sergenti (Grassia)

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GC. n. 28 dell’ 01/03/2023 “75° Mandorlo in Fiore” – Approvazione programma manifestazione e protocollo del 01/03/2023.
Ecco il testo della delibera per una spesa complessiva di 348.500 euro di cui 200.000 coperti dal Parco della Valle dei Templi.

La settantacinquesima edizione del Mandorlo in Fiore, che prenderà il via domenica dopo anni di assenza legati all’emergenza coronavirus, costerà in tutto 385 mila euro. Il comune di Agrigento, con una delibera della giunta guidata dal sindaco Franco Miccichè, si impegna a pagare spese pari a 80 mila euro. La restante parte sarà messa a disposizione dal Parco Archeologico Valle dei Templi (200 mila euro) e dalla Fondazione Teatro Pirandello (68.500 euro). Ecco tutte le voci di spesa.

Il Comune di Agrigento si impegna a pagare: trasferimento in pullman dei gruppi (50 mila euro); Service Audio-Luci (20 mila euro); Bagni chimici (7.500 euro); Torce per fiaccolata (2.500 euro).
Il Parco Archeologico Valle dei Templi, invece, “coprirà” le spese legate all’accoglienza dei venticinque gruppi partecipanti alla kermesse e dei nove gruppi del Festival i bambini del mondo per un totale di 200 mila euro.

La Fondazione Teatro Pirandello pagherà 68.500 euro ripartiti in: rimborsi per gruppi internazionali, regionali, banda,  carretti siciliani e cavalli (30 mila euro); Cachet presentatori (5 mila euro); R.C.T. (2 mila euro); Tempio d’Oro (1.000 euro); Riconoscimenti per i gruppi ( 4 mila euro); Cartellonistica, depliant e materiale di stampa (7.500 euro); Redazione piano di safety & security e piano sanitario (4 mila euro); SIAE, Vigilanza spettacoli e Vigili del Fuoco (15 mila euro).

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In questo periodo ad Agrigento imperversano due nani, uno di più per statura che si occupa di salamini più o meno in prigione e l\’altro che si dichiara lo sceriffo e che invece rappresenta la quinta della quinta della quinta essenza del sergente Grassia (ricordate Zorro?). Adesso con queste spese della Sagra impazzeranno per le vie cittadine, soprattutto nei pressi di Villaseta, dove viene meno faticoso prendere in giro la gente; diranno che con que soldi c\’è il mangia mangia, che si potevano aggiustare le strade, che si potevano aggiustare le villette comunali e addirittura che si poteva realizzare l\’aeroporto ad Agrigento.

E perchè no. Al salumiere e al sergentino della 5 essenza potrebbero aggiungersi altri loschi figuri dal pelo rosso e non solo (o rosso mal pelo) che si spacciano per operatori della comunicazione e che invece raggiungerebbero appena la mediocrità a pulire i cessi della stazione Agrigento Bassa.

PAGLIACCI.

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