\”Dipinti di Carta e Acqua \” dentro il campanile di San Giuseppe dei Teatini a Palermo

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di Dorotea Rizzo

Dal 24 giugno al 21 luglio, a Palermo, presso “La stanza di carta – Libri & Arte”, in via Giuseppe D’Alesssi 1, si svolgerà una mostra d’arte dell’artista Celeste Gurgone.  Prima di raccontare della mostra però mi pare doveroso soffermarci sulla storica libreria che la ospita;  un piccolo gioiello carico , nel vero senso della parola,  di libri di ogni genere  all’interno di  uno spazio di appena 19 mq. Si tratta infatti di   una delle librerie più piccole al mondo, che si sviluppa in altezza,

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le cui scaffalature, almeno per metà originali, risalgono al 1920 e ricoprono tutte le pareti fino al soffitto. Un luogo affascinante e anche misterioso dove il tempo sembra essersi fermato, uno spazio situato all’interno di un campanile, quello della chiesa di San Giuseppe dei Teatini, tuttora funzionante. Un tempo la libreria era un luogo di vendita di libri scolastici e   giuridici   trovandosi a pochi passi dalla facoltà   di   Giurisprudenza, oggi   è letteralmente rinata grazie all’attività del suo   librario, Piero Onorato, che per anni, a Palermo, ha gestito librerie storiche.   Grazie   alla   sua paziente e incessante   attività    la libreria    è   diventata   un polo culturale della città di Palermo.

\”Negli ultimi quindici, diciotto anni – spiega Onorato- abbiamo assistito ad uno svilimento del   libro non solo come contenuto dato che, senza volere generalizzare, scrive ormai chiunque e male, ma anche come contenitore, per la scarsa attenzione all’ oggetto libro, alla copertina e ad altri dettagli,   con il risultato di un prodotto   spesso non bello  da vedere.

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E’ poi sotto gli occhi di tutti, continuando a non volere generalizzare, che   le   grandi librerie sono diventate   degli ipermercati   in cui oltre ai libri si vendono oggetti vari che poco hanno a che fare con i libri, mentre le piccole librerie che spesso amano classificarsi come indipendenti, finiscono per emulare   quelle grandi, proponendo   gli stessi libri   con un numero inferiore di copie . La libreria dunque è notevolmente cambiata per venire anche incontro a diverse esigenze, un fatto comprensibile   in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando.  Proprio   per questo   ho voluto creare un luogo del sogno introducendo all’interno   della libreria un certo tipo di libro, insieme ad oggetti che provengono dall’Arte   in tutte le sue forme ( dipinti, fotografie ),  l’unica, a mio parere,  che  riesce abbastanza  bene ad affiancare  i libri\” –  conclude il libraio .

In effetti   addentrandoci   nella libreria sembra di entrare in un luogo magico in cui i libri che ci circondano, posti nelle   antiche scaffalature, sembrano sussurrarci parole e racconti,   realizzando  un perfetto connubio   con le opere  dell’artista Celeste Gurgone. Si tratta di un’artista poliedrica che si esprime attraverso dipinti, acquerelli, oggetti in ceramica  realizzati con una tecnica sublime e raffinata.  Alcune dipinti   sono realizzati   addirittura   in   rilievo   invitandoci ad entrare, a soffermarci   e a guardare con attenzione la maestria   di una tecnica dai risultati sorprendenti. Ma lascio che sia la stessa   artista   a   parlare e a svelarci il significato di alcune delle sue opere   esposte   in libreria:

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\”Il titolo della mia mostra \”Dipinti di Carta e Acqua \” – spiega l’artista-  fa riferimento all’acqua per gli acquerelli e alla carta per il materiale di riciclaggio, spesso preso dai comuni volantini pubblicitari che troviamo dappertutto.  L’arte   è un ponte con le nostre emozioni ed esprime lo stato d’animo dell’artista che il fruitore può anche   fraintendere mettendo in primo piano il proprio vissuto.   Tutte   le mie opere nascono   dalle emozioni, dall’ispirazione   di   quello che sento e vedo, da un concetto mentale che esprimo in pittura, cercando ovviamente di non cadere nel banale. Un   esempio   è uno dei   dipinti esposti   dal titolo   \”Fragilità\” che tratta il delicatissimo tema della violenza sulle donne, abbinato a uno scritto relativo al dipinto.  Nel quadro il vaso    di   cristallo raffigurato   nella parte centrale   del dipinto rappresenta la donna, la fragilità in questo caso, il drappeggio chiaro ciò che la circonda, mentre il colore rosso che sembra sbucare appena sotto il drappeggio   rappresenta   la violenza occultata appunto da   ciò che la circonda. Sulla   cornice del dipinto ho realizzato un intreccio di   mimose, il fiore comunemente associato all’immagine della donna\” – conclude l’artista Celeste, il cui nome ci porta già a un’altra dimensione, a un mondo   in cui l’Arte può assumere    innumerevoli forme attraverso cui potersi esprimere, regalando al mondo dei libri   che la circonda   un linguaggio diverso,  quasi un  prolungamento  della parola scritta.

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