“Dopo la nota stampa con la quale chiediamo al comune di rendere “trasparente” la distribuzione dei buoni spesa e di rendere pubblici i criteri adottati rendicontando, così come già fatto da altri sindaci, il contributo del governo nazionale di €444.627,41, vogliamo anticipare, ancora una volta, che il Comune di Agrigento, come deliberato dal Governo Regionale, riceverà a breve un ulteriore contributo di €1.179.120,00(unomilionecentosettantanovemila/00). Una cifra enorme che andrebbe distribuita con oculatezza e trasparenza. In tal senso pensiamo che sarebbe opportuno, visto il fallimento di quanto fin qui fatto con l’assembramento creato nelle sedi di distribuzione dei buoni e la poca trasparenza sulla elargizione e sui metodi adottati, seguire ciò che noi avevamo anticipato e cioè l’accredito su carte o la consegna dei buoni nelle residenze o meglio ancora la stampa dei buoni su piattaforma virtuale ?
La gestione dei buoni alimentari affidata ai sindaci (più o meno sensibili agli interessi diffusi nelle varie realtà sociali da cui hanno avuto i consensi, e quindi al ceto politico di maggioranza) ha suscitato allarme per il rischio di scarsa trasparenza, di discrezionalità più o meno discriminatorie e di aiuto alla prossima campagna elettorale. Ciascun sindaco, infatti, può gestire come crede le somme assegnate al suo Comune e i metodi prescelti sono i più disparati.
Da Vizzini, piccolo comune etneo, giunge un esperimento pilota: buoni spesa con blockchain, card ricaricabile per ricevere e gestire da smartphone i buoni spesa per l’emergenza Covid-19, grazie alla tecnologia blockchain di Scrypta. Si tratta di Social Pay, sistema di pagamento digitale, uno dei primi esempi in Italia di uso massivo di token e della blockchain per utilità sociale. Il sistema è stato realizzato da Scrypta Foundation, un’organizzazione no profit nata con l’obiettivo di far crescere la consapevolezza globale sui benefici della tecnologia blockchain nella creazione di nuovi modelli di business e smart economy.
L’esperimento pilota di Social Pay è stato condotto con successo nel Comune di Vizzini, grazie all’adesione del sindaco Vito Cortese, con i buoni spesa destinati alle famiglie con difficoltà economiche. L’utilizzo di Social Pay ha consentito di azzerare le trafile burocratiche, velocizzare i tempi di consegna ed evitare il via vai negli uffici per il ritiro dei buoni cartacei. Il sistema si può replicare per emettere e gestire i buoni spesa per qualsiasi comune, in tutta sicurezza. Social Pay impedisce, infatti, che i buoni spesa siano falsificati o rivenduti, come già accaduto in alcuni comuni.
È possibile creare, in accordo con i comuni, una copia del progetto e richiedere l’inserimento del codice tramite Pull Request sul Github dedicato: https://github.com/scryptachain/socialpay, anche con il supporto di Scrypta Consortium, il contratto di rete delle aziende che operano su tecnologia Scrypta..”
Lo scrive il presidente dell’Associazione “Mani Libere “Giuseppe Di Rosa.