Denunciato da una ragazzina per violenza sessuale orale; si analizzerà il gps dell’auto per provare la sua innocenza

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Un fatto accaduto il 27 dicembre del 2016 quello denunciato dall’ormai donna maggiorenne che accusa Enzo Cangemi, 50 anni, di Camastra di tentata violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona.

Secondo la ricostruzione, la denuncia sarebbe scattata poche ore dopo l’accaduto dagli stessi familiari della ragazza che hanno anche dimostrato attraverso un certificato medico la violenza avvenuta.

Secondo la Procura, Cangemi avrebbe convinto la ragazza a salire sulla sua auto con la scusa di chiedere il numero di telefono del padre per poi impedire, alla stessa, di scendere dall’auto costringendola ad avere un rapporto sessuale orale e cercando, con forza di trattenerla stringendole un polso. Avrebbe anche tentato di abbassarle la testa all’altezza della propria zona intima cercando di abbassarsi i pantaloni.

Sarà usata la memoria registrata dall’auto, ovvero il gps della compagnia assicurativa dello stesso Cangemi, per smentire la versione che la ragazza avrebbe deposto, dimostrando di aver effettuato un percorso diverso da quello indicato dalla presunta vittima.

Angela Porcello, avvocato del Cangemi, si è rifiutata, ieri mattina, di sentire i testi avvalendosi solo dei documenti prodotti che porterebbero il Cangemi all’innocenza.

Il procedimento penale è stato presieduto da Wilma Angela Mazzara.

 

 

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