Covid e immigrazione

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Stato d’allerta del ministero dell’Interno sui flussi di migranti clandestini e il rischio importazione covid. I casi Porto Empedocle e Pozzallo. I dati sugli sbarchi a confronto.

La ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ribadisce che per contenere il numero dei migranti da sottoporre a quarantena occorre un’altra nave. E che, in mancanza, i positivi al covid saranno accolti a terra, in strutture che offrano garanzie di isolamento, come le caserme e gli ospedali militari, in collaborazione con il ministero della Difesa. E la ministro Lamorgese rassicura così: “Continua ad essere rivolta la massima attenzione per la tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini in particolare in quelle regioni, come la Sicilia e la Calabria, che in questo momento sono più esposte agli sbarchi autonomi dei migranti”.

Attualmente vi è una nave da crociera a Porto Empedocle, la “Moby Zazà”, che ospita anche migranti contagiati. La concessione, che costa 1 milione e 200mila euro più Iva per 30 giorni, è in scadenza ed è stata prorogata per altri 10 giorni in modo da consentire la conclusione del periodo di quarantena per le persone a bordo. Poi servirà una nuova nave, da dislocare tra Sicilia e Calabria, per accogliere gli eventuali positivi che sbarcheranno nei prossimi giorni. La ricerca non è facile. Per il periodo estivo le navi sono quasi tutte già impegnate. E poi servono tipologie di navi adatte, con spazi e presidi sanitari adeguati. Alla prima gara non si è presentato nessun offerente. Adesso il ministero dell’Interno ne ha bandita un’altra con procedura d’urgenza, che prevede la presentazione delle offerte entro le ore 24 di domani giovedì 16 luglio. Nel frattempo il numero dei migranti sbarcati in Italia aumenta vertiginosamente, e si tratta soprattutto di sbarchi autonomi, non con le ong ma con gommoni, barchini e barconi allestiti dai trafficanti per lo più sulla rotta tunisina. Dal primo gennaio a oggi sono 8.988 i migranti sbarcati sulle coste italiane.

Nello stesso periodo dell’anno scorso 2019 sono stati 3.165. E tra l’1 gennaio e il 13 luglio del 2018 sono stati 17.296. Quest’anno il picco di arrivi si è registrato nell’ultimo fine settimana con 701 sbarcati venerdì, 357 sabato e 198 domenica. Degli 8.988 giunti a terra quest’anno 2020, secondo quanto dichiarato al momento dello sbarco, il 26% proviene dalla Tunisia, il 19% dal Bangladesh, il 9% dalla Costa d’Avorio, il 5% dall’Algeria, il 5% dal Sudan, il 4% dal Marocco, il 3% dalla Guinea, il 3% dalla Somalia e il 2% dal Pakistan. I minori stranieri non accompagnati sbarcati nel 2020, fino al 7 luglio scorso, sono 1.077, a fronte dei 1.680 approdati in tutto il 2019. La ministro Lamorgese è attesa in visita ufficiale a Tripoli in Libia domani, e prossimamente raggiungerà anche la Tunisia, ovvero i primi due porti di partenza delle carrette del mare, per tentare di frenare i flussi di migranti preda dei trafficanti.

Ancora nel frattempo, la ministro dell’Interno ha ricevuto a Roma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, dopo che nella città in provincia di Ragusa sono stati destinanti 11 migranti asiatici positivi al covid. La ministro ha ribadito al sindaco Ammatuna che il governo è impegnato a rafforzare tutte le misure necessarie per rassicurare anche la sua comunità sui rischi sanitari legati alla presenza sul territorio di strutture di accoglienza per persone risultate positive al covid 19. Presto la ministra ricambierà la visita a Pozzallo.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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